"Nella discussione sul rilancio del Mezzogiorno e di una nuova strategia di sviluppo nazionale, Lamezia che è la terza città della Calabria può giocare una partita decisiva, anche al di fuori dei confini calabresi. Questo è possibile se si accantonano logiche anguste e ripicche localistiche e si ragiona su una strategia integrata, capace di valorizzare le eccellenze produttive del territorio, le competenze culturali dei giovani delle nostre università per far prevalere le energie positive. E' il momento insomma di definire adesso un progetto di sviluppo dell' Area Vasta che non serva solo a Lamezia o a Catanzaro, ma alla Calabria e al Mezzogiorno". E' stato uno dei passaggi dell'intervento dell'onorevole Pino Soriero, ieri domenica 12 maggio, nel corso della presentazione del suo libro "Sud. Vent'anni di solitudine" (Donzelli ed.) nel salone del Seminario Vescovile di Lamezia Terme. L'interessante iniziativa è stata organizzata dalle associazioni Caduceo presieduta da Anna Mancini, dal Circolo Acli "Don Saverio Gatti" presieduto da Giuseppe Nicolazzo, dall'associazione "Cultura d'autore" presieduta da Agostino Porchia e dalla Libreria Tavella. "Come per i porti ormai è chiaramente riconosciuto il ruolo di Gioia Tauro nell'area del Mediterraneo, così nessuno può negare il primato dell'aeroporto di Lamezia, a livello regionale per la sua posizione strategica – ha proseguito Soriero sollecitando "una forte spinta, da parte della politica e della società civile, perché al più presto si proceda ad un ammodernamento della rete ferroviaria. Il presidente del consiglio Matteo Renzi ha giustamente affermato che l'alta velocità non può fermarsi ad Eboli. Sta a noi incalzare il governo perché come, si arriva da Milano a Roma in circa 3 ore, questo sia possibile anche per chi parte o arriva in Calabria. Sulla riqualificazione della stazione ferroviaria di S. Eufemia, è necessario una forte iniziativa della società civile, anche delle realtà associative lametine, per spingere Trenitalia a concretizzare prima possibile il progetto già previsto, indispensabile perché Lamezia possa svolgere in maniera efficace la sua funzione strategica rispetto alla rete della Calabria e nel Mezzogiorno. Anche questo è un passaggio fondamentale per uscire dalla solitudine del Sud, rimettere in movimento le energie, costruire un futuro per il nostro territorio. A partire dalle aree più esposte al degrado sociale ed economico, come Rosarno ed altre realtà significative dove l' impegno del Governo e della Regione a combattere lo sfruttamento del caporalato e le incursioni della mafia può trovare un riferimento positivo nell'azione meritoria delle associazioni di volontariato protese a migliorare le condizioni di vita delle persone più deboli e maltrattate". Il dibattito a più voci, esplicito ed anche con argomenti critici articolati, ha posto in evidenza i contributi: del Sostituto Procuratore di Lamezia Terme Luigi Maffia che ha segnalato "un libro non facile, che ci fa capire che occorre recuperare una dimensione di moralità a tutti i livelli per poter ricostruire il tessuto politico, economico e sociale del Sud"; del docente universitario Vittorio Mete, per il quale "sul Sud spesso c'è una carenza di analisi che si traduce in una carenza di soluzioni fattibili"; in chiusura del Vescovo Luigi Cantafora che ha sottolineato "l'impegno della Chiesa italiana per il riscatto del Mezzogiorno, animato dalla consapevolezza, evidente nel libro, che il Paese cresce solo se cresce insieme, al Nord e al Sud". Hanno arricchito la discussione sul nesso tra sviluppo delle risorse, comportamenti etici e qualificazione della pubblica amministrazione, le analisi di Don Giuseppe Fiorillo rappresentante del coordinamento provinciale di Libera di Vibo Valentia, della senatrice Doris Lo Moro e del Sindaco di Lamezia Terme Paolo Mascaro