RENDE(Cosenza): Una scuola internazionale di studi avanzati del Mediterraneo. È questa la proposta avanzata durante il Forum “Università: un driver per la crescita e la modernizzazione” che si è svolto all’Unical di Rende nell’ambito di “Cantiere Calabria”. Un incontro coordinato dal Vice Presidente della giunta regionale Antonio Viscomi che ha toccato i vari aspetti del sistema universitario calabrese con un occhio rivolto agli interventi della Regione a sostegno degli atenei calabresi ma soprattutto alle prospettive di sviluppo legate all’integrazione con il tessuto produttivo regionale. “Creiamo un incontro con le Università del Mediterraneo – ha detto Viscomi -, che non è un mare nostrum ma un mare comune. Si tratta di un tema rilevante che considero la vera sfida politica che abbiamo di fronte. Mai come ora lo sviluppo passa dal Mediterraneo, per questo dobbiamo impegnarci per costruire legami che diano centralità e forza al nostro territorio. È importante avere questo ruolo strategico che scaturisce dal nostro contesto geografico. Insieme possiamo realizzare un seminario con altre università del Mediterraneo, penso al Cairo o a Gerusalemme. Ripeto si tratta di una vera sfida politica”. Un’idea che ha trovato ampio consenso tra i numerosi studenti intervenuti al dibattito di Cantiere Calabria. Domenico Tullino, presidente del Consiglio degli studenti dell’Unical, ha sottolineato l’importanza del dialogo tra gli atenei calabresi. “Bisogna tendere – ha detto – a un sistema unico regionale delle università che diventi sinergico col sistema produttivo e accresca le nostre potenzialità a partire dai tratti peculiari della Calabria. Bisogna inserire gli studenti nei contesti di crescita territoriale e dobbiamo fare leva sulla nostra centralità nel Mediterraneo. Abbiamo potenzialità enormi e non dobbiamo chiuderci”. Il Rettore dell’Università per stranieri di Reggio Calabria Salvatore Berlingò ha evidenziato anche la crescita di iscritti in questo anno accademico: “siamo a oltre mille iscritti con un incremento del 18 %. Un risultato che fa arrivare le università calabresi alla soglia del 5 % di studenti stranieri iscritti nei nostri atenei. Su questo versante occorre insistere e dare consolidamento. Al dibattito sono intervenuti il rettore dell’Unical Gino Crisci, Gianni Cuda in rappresentanza dell’Università Magna Graecia di Catanzaro e il rettore della Mediterranea di Reggio Calabria Pasquale Catanoso.