CATANZARO: La guerra contro il conferimento illecito dei rifiuti era tra i principali obbiettivi che l’assessore all’igiene e ambiente, Giampaolo Mungo, si era proposto al momento  in cui il sindaco Sergio Abramo gli ha conferito la delega.  E su questo fronte  in questi due mesi  ha profuso grande impegno personale  per “scardinare” quanti ancora, con scarso senso civico, in sfregio  al decoro e al rispetto dell’ambiente  continuano a disseminare  immondizia e sacchetti  sul territorio comunale. Mungo ha voluto rendere noti  alcuni dati di questa lotta condotta a trecento sessanta gradi che vede impegnato il settore comunale, ma soprattutto i vigili urbani  della sezione ambientale, coordinata dal tenente colonnello Salvatore Tarantino  che stanno fornendo un grosso contributo nello stanare chi conferisce in modo illecito i rifiuti.  Un lavoro condotto anche, grazie all’ausilio delle “foto trappole”, attraverso le quali sono stati elevati 20 verbali in diverse zone della città. Altre sedici  sanzioni  sono state  comminate dagli uomini della Polizia locale nel corso dell’ordinaria attività di controllo del territorio,  a singoli cittadini, ai titolari di  attività commerciali, di fast food, ma anche a enti pubblici. Nell’evidenziare che Palazzo de Nobili prosegue con impegno nell’opera di prevenzione e repressione del fenomeno del conferimento scorretto dei rifiuti, l’assessore Mungo ha anche esternato il proprio disappunto per gli episodi di degrado e abbandono indiscriminato di spazzatura nei parchi, negli spazi verdi e lungo le strade . “Devo constatare con amarezza – ha commentato – che  nonostante i nostri sforzi non sembra si sia allentata la  condotta dei soliti incivili che non hanno a cuore la cura ed il rispetto dell’ambiente come bene comune. Nel condannare per l’ennesima volta il comportamento di questi incivili. A loro voglio dire che  l’amministrazione comunale, con in testa il sindaco Abramo, non intende abbassare la guardia ne tanto meno interrompere l’opera di sensibilizzazione anche si  costretta troppo spesso ad interventi di pulizia straordinari che finiscono per pesare sulle tasche dei contribuenti che si comportano  correttamente  sia nel rispetto  dell’ambiente che nel pagamento dei tributi locali”.