CATANZARO: Testo della nota diramata dal gruppo consiliare a palazzzo de Nobili, Catanzaro da vivere

"Alcuni nostri avversari politici nella frenesia di finire sui giornali appaiono sempre più confusi, forse perché non possono esercitare il ruolo auspicato in ragione della sconfitta elettorale rimediata lo scorso fine giugno in occasione del rinnovo del civico consesso del capoluogo. Una battuta d’arresto bruciante che ha cancellato un successo tanto atteso - e a un certo punto dato addirittura per scontato - purtroppo per loro non arrivato. Una sonora bocciatura, quindi, che al di là dell’effimero dato personale di qualche singolo è stata netta. Ecco che allora, in preda alla comprensibile delusione, taluni esponenti della compagine perdente si sono messi a discettare su tutto; a parlare in continuazione con i media, millantando di avere una soluzione buona per ogni problema e assurgendo inoltre a moralizzatori e censori degli altrui comportamenti. Ma a vanvera. Perché l’unica verità è che il voto popolare ha premiato lo schieramento pro Abramo alla guida della città e noi di Catanzaro da Vivere. Un movimento che gode della fiducia di migliaia di cittadini per il credito e la stima guadagnati in anni di duro lavoro. Un impegno profuso incessantemente per propugnare la sana politica, sempre e comunque, con risultati positivi sotto gli occhi di tutti. Motivo per cui non accettiamo e rispediamo al mittente le accuse di trasformismo e inciuci con il Pd da parte del nostro partito di riferimento nazionale, Ap. Comportamenti semmai messi in atto proprio da chi punta il dito contro di noi, che cerca affannosamente un riconoscimento evidentemente negatogli dagli stessi Democrat. La realtà, dunque, è diametralmente opposta a come qualcuno la descrive sugli organi di stampa e quanto avvenuto alla Regione, con l’elezione a vicepresidente del Consiglio dell’on. Pino Gentile, è solo frutto dell’apprezzamento di cui gode quest’ultimo in tanti colleghi di Palazzo Campanella, tanto nelle fila della maggioranza quanto in quelle dell’opposizione. Tutto qui, altro che fantomatici accordi sottobanco. Senza contare che i nostri poco attenti e strumentali detrattori dovrebbero capire come lo scenario politico sia profondamente mutato rispetto al recente passato, volgendo adesso verso il superamento della logica bipolare e del maggioritario. È la stessa affermazione dei Cinquestelle a renderlo un dato di palmare evidenza poiché l’avanzata dei grillini ha determinato una sorta di spacchettamento, sia a destra che a sinistra. Da questo ne deriva che le coalizioni di governo non sono più sovrapponibili, sic et simpliciter, a quelle elettorali in virtù del continuo divenire della politica. Ragion per cui gli amici che oggi stigmatizzano le decisioni prese da Ap, domani potrebbero essere protagonisti di una “storia diversa” con il loro gruppo d’appartenenza. Un postulato, il nostro, facile e soprattutto molto realistico che a quel punto però, in base ai ragionamenti fatti finora, dovrebbe indurli a gridare allo scandalo di loro stessi."