BISCEGLIE-CATANZARO 0-2

Marcatori: 30’ Letizia (CZ), 91’ Cunzi (CZ)

BISCEGLIE (4-3-3): Crispino; Markic, Petta (31' Delvino), Jurkic, Giron (73' Diallo); Lugo, Vrdoljak (73’ Risolo), Boljat  (61’ Delic); Azzi (73’ Partipilo), Jovanovic, Montinaro. A disposizione: Vassallo, Raucci, D'Ancora, Gabrielloni, Alberga. Allenatore: Zavettieri.

CATANZARO (4-3-3): Nordi; Zanini, Riggio, Sirri, Imperiale; Onescu, Benedetti, Spighi (78’ Marin); Falcone (85’ Puntoriere), Anastasi, (70’ Maita) Letizia (79’ Cunzi). A disposizione: Marcantognini, Nicoletti, Gambaretti, Marchetti, Kanis, Pellegrino, Lukanovic. Allenatore: Erra.

Arbitro: Paterna di Teramo

Ammoniti: Letizia (CZ) e Vrdolijak (BIS) per reciproche scorrettezze

BISCEGLIE: Il Catanzaro torna vittorioso dalla trasferta in terra pugliese contro la rivelazione Bisceglie, guidata dall’ex tecnico Nunzio Zavettieri. Vittoria meritata per gli uomini di Alessandro Erra, che, contrariamente alle previsioni, manda in campo dal primo minuto l’attaccante Anastasi supportato dagli esterni Falcone e dall’ottimo Letizia, autore della prima rete. Precauzionalmente in panchina Gambaretti, recuperato in extremis dall’infortunio subìto nella gara al “Ceravolo” contro la Juve Stabia. A centrocampo spazio a Spighi. Zavettieri rinuncia a schierare Anthony Partipilo (reduce da un infortunio) dal primo minuto e mette in campo il tridente composto dal brasiliano Paulo Azzi, Jovanovic e Montinaro.

Parte bene la squadra di casa, proponendosi in avanti al 10' con il capitano nerazzurro Petta che effettua una conclusione insidiosa, ma Nordi è reattivo. Al 17' è sempre il Bisceglie ad attaccare: cross da sinistra del centrocampista paraguayano Lugo Martinez per Jovanovic; Riggio è attento e manda il pallone in corner. Il calcio d’angolo è battuto da Vrdolijak, un calciatore del Bisceglie cade in area e i padroni di casa reclamano il calcio di rigore. Non è però dello stesso avviso il direttore di gara. Gli uomini di Zavettieri non approfittano, al 25', di un errato disimpegno di Imperiale: Azzi si catapulta in area giallorossa da destra, fa partire un cross ma ne’ Martinez, ne’ Jovanovic si fanno trovare pronti e la retroguardia ospite tira un sospiro di sollievo. Gli uomini di Erra si fanno vedere in area avversaria al 26': contropiede innescato da Falcone che arriva in area di rigore, ma il suo tiro viene neutralizzato da Petta che manda la sfera in angolo. Lo stesso capitano del Bisceglie deve uscire dal terreno di gioco per essere soccorso dai sanitari (al suo posto entrerà Delvino) e, in temporanea superiorità numerica, il Catanzaro alla mezz'ora del primo tempo si porta in vantaggio: cross da sinistra, Letizia in area ha tutto il tempo per girarsi e mettere la palla alla sinistra di Crispino. Gli ospiti sono galvanizzati dal vantaggio e cercano di riproporsi spesso in avanti con gli esterni. Più fluida la manovra del Catanzaro, mentre appare più farraginosa quella del Bisceglie, probabilmente a causa del contraccolpo psicologico dovuto allo svantaggio, ma tenta di riproporsi in avanti al 31' con un'azione sull'asse Lugo Martinez – Jovanovic, con quest'ultimo che colpisce con la testa la sfera, la quale va fuori di poco. Nessun'altra azione degna di nota e, dopo un minuto di recupero, le squadre rientrano negli spogliatoi.

Nella ripresa è il Bisceglie che si propone in avanti per tentare di raddrizzare le sorti della gara. Il Catanzaro cerca di gestire il vantaggio e cerca di pungere in contropiede. Al 49' gli uomini di Zavettieri cercano di rendersi pericolosi da calcio d'angolo battuto da Lugo Martinez. Palla sui piedi di Jovanovic che si gira e spedisce fuori di pochi centimetri rispetto alla porta difesa da Nordi. Tre minuti dopo, il Bisceglie torna in area giallorossa. Imperiale strattona in area Azzi che cade giù. L'arbitro Paterna decreta la massima punizione; giusta la decisione del fischietto abruzzese. Dal dischetto però Lugo Martinez, uno specialista dei calci piazzati, fallisce il rigore e manda la palla fuori alla sinistra di Nordi, il quale, peraltro, aveva indovinato l'angolo giusto. Il rigore sbagliato è un altro contraccolpo psicologico per i padroni di casa. Il Catanzaro, dal canto suo, è ordinato in campo, gestisce diligentemente il vantaggio e concede pochissimo al tridente di attacco del Bisceglie. Zavettieri, nel tentativo di portarsi in parità, fa uscire Boljat per un attaccante, Delic. Erra risponde inserendo un centrocampista, Maita, per Anastasi. Al 71’ il Catanzaro, approfittando degli spazi concessi dagli avversari, si propone in avanti in contropiede: Onescu si incunea in area, cambia gioco verso Spighi, il quale però si presenta in ritardo dalle parti di Crispino. Zavettieri si gioca tutti e cinque i cambi a disposizione e manda in campo Partipilo per un evanescente Azzi, Risolo per Vrdolijak e Diallo per uno stanco Giron. Al 74’ è di nuovo il Catanzaro a rendersi pericoloso, sempre in contropiede, ma il tiro di Falcone è impreciso e lambisce l’esterno della rete. Erra allora inserisce forze fresche ed esperienza: dentro Marin per uno Spighi ancora positivo e Cunzi per Letizia, il migliore in campo per il Catanzaro. Poco dopo, ancora brividi per la squadra di casa. Cross da destra di Falcone (sostituito poco dopo da Puntoriere), palla sui piedi di Benedetti che, con una bordata dal limite dell'area avversaria colpisce in pieno la traversa. Il Bisceglie è tramortito e si fa vedere dalle parti di Nordi all’87' e all’89' con un tiro di Partipilo e uno di Risolo che mandano la sfera ampiamente sopra la traversa; nessun problema per la retroguardia giallorossa. Nel primo dei quattro minuti di recupero, però, gli uomini di Erra si portano sul 2-0 grazie a Cunzi che sfrutta un lancio proveniente dalla retroguardia giallorossa e beffa Crispino, incerto nell'uscita, segnando la seconda rete della partita e il suo secondo goal personale dopo quello contro la Casertana. Al 93' il Bisceglie guadagna un corner, ma il colpo di testa in area di Markic finisce poco sopra la traversa. Finisce così la partita, con i giocatori giallorossi che riscuotono gli applausi dei pochi tifosi giunti al “Ventura”.

Falvo Pasquale