Ieri sera, il presidente del Catanzaro Floriano Noto è stato ospite nella trasmissione "Bordo Campo", trasmessa sull'emittente locale Calabria TV. Il numero uno giallorosso ha toccato diverse tematiche inerenti il Catanzaro, a partire dal cambio in panchina. Noto si è dichiarato  fiducioso sul lavoro che dovrà affrontare il nuovo allenatore Dionigi, pur nella consapevolezza che c'è molto da migliorare: "Ho visto una squadra che aggrediva di più l’avversario in fase di non possesso palla e nel primo tempo il Catanzaro è stato quasi sempre nella metà campo avversaria.", ha spiegato Noto. "E’ chiaro che si è passati da Erra, che aveva impostato un certo tipo di gioco, a Dionigi che ne ha un altro, completamente diverso. Il gioco del nuovo mister richiede che i giocatori siano al massimo dal punto di vista della preparazione e ci vuole tempo perché possano assimilare i dettami tattici del nuovo allenatore. Siamo comunque all’inizio del campionato e abbiamo tutto il tempo per migliorare. Oggi i fatti ci dicono che i ragazzi devono carburare, che siamo una squadra da media classifica e che i giocatori non hanno dato il valore aggiunto che ci si aspettava. Mi auguro però che lo diano e vigileremo perché ciò avvenga".

Noto ha poi fatto un breve passaggio sulle ambizioni della tifoseria, giustamente delusa per le prestazioni del Catanzaro, facendo ben capire che spetta alla dirigenza prendere le decisioni che le competono senza farsi influenzare: "la nostra tifoseria è molto calda e pretende gioco e risultati, ma non va sempre assecondata. Dopo l’esonero di Erra noi non avevamo il sostituto, che è stato deciso nella notte tra sabato e domenica. Noi abbiamo mantenuto la barra dritta con Erra, come la manterremo con Dionigi e Doronzo; il lavoro va giudicato alla fine". Secondo Noto, "il Catanzaro non meritava di perdere contro il Matera e se non ci fosse stato il goal annullato e poi il pasticcio tra Nordi e Nicoletti, per il quale i tifosi si sono arrabbiati, i giocatori sarebbero tornati negli spogliatoi con qualche applauso".
Sull'esonero di Erra, il presidente ha dichiarato che non vi è stato nulla di personale, ma a pesare sono stati i risultati e la scarsa amalgama della squadra. "Erra è una bravissima persona", ha precisato Noto, "ma probabilmente non ha saputo infondere lo spirito di squadra e ha una parte di colpe. Tuttavia, anche la società ha le sue colpe perché evidentemente non ha vigilato con attenzione. L’intervista post-partita contro il Rende poi mi ha dato un po’ fastidio". Una squadra non amalgamata anche perché costruita in ritardo, viste le vicende che hanno interessato la società, come dichiara lo stesso presidente: "Abbiamo preso la squadra il 9 Luglio, periodo in cui tutte le altre squadre avevano iniziato la campagna acquisti. Io ero estraneo a questo mondo, quello del calcio, e abbiamo dovuto capire la situazione, soprattutto per quanto riguardava l’adempimento delle incombenze di tipo amministrativo. In queste condizioni, ovviamente qualche errore si può commettere. E’ stato Erra a fare la lista di giocatori che potevano essere utili alla causa e noi ci siamo fidati delle scelte del tecnico. Sabato è stato messo fuori rosa per la questione legata al numero degli over e in più era reduce da un infortunio pregresso e anche perché si contava sul fatto che qualcuno dei centrali potesse essere spostato sulla fascia.". Per tutte queste ragioni, alla squadra servirà sicuramente lavorare sulla concentrazione e sulla costuzione di un gruppo affiatato, in quanto, come dichiarato dal presidente, i giocatori, quasi tutti, non hanno iniziato il ritiro insieme.

Noto, infine, non ha nascosto qualche piccola preoccupazione sulla penalizzazione probabile (da uno a tre punti) per le inadempienze amministrative legate alla precedente gestione societaria e su un eventuale deferimento per la presunta combine tra il Catanzaro e l'Avellino relativa a quattro anni fa e per la quale è stato notificato l'avviso di conclusione delle indagini.


Falvo Pasquale