“In un momento storico nel quale la minaccia cibernetica
cresce continuamente in quantità e qualità e i servizi informatici e telematici
erogati dalla Pubblica Amministrazione diventano sempre più cruciali per il
funzionamento del sistema Paese, la sicurezza informatica riveste un ruolo
fondamentale in quanto garantisce non solo la disponibilità , l’integrità e la
riservatezza delle informazioni proprie del Sistema informativo della Pubblica
Amministrazione, ma anche la resilienza della complessa macchina
amministrativa. Essa è inoltre direttamente collegata ai principi di privacy
previsti dall’ordinamento giuridico”.
E’ quanto ha affermato il presidente della Regione Mario
Oliverio intervenendo stamane a Cosenza, nella Sala Giorgio Leone di Palazzo
Arnone, al convegno organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Cosenza e dalla
Fondazione Mediterranea per l’Ingegneria dedicato al tema “Strategie di difesa
contro la minaccia cibernetica”.
“Per questo- ha continuato Oliverio- il 7 novembre scorso la
Regione Calabria in collaborazione con AgID ha organizzato un incontro sul tema
del rapporto tra cybersicurezza e PA dal titolo ‘Dalla consapevolezza alla
gestione del rischio con le pubbliche amministrazioni locali dell'area
metropolitana di Reggio Calabria. L'incontro ha avuto lo scopo di presentare
alle PA locali e agli ordini professionali gli argomenti attualissimi della
cultura della sicurezza informatica attraverso l’affiancamento nel percorso di
valutazione e trattamento del rischio cyber e la promozione di strumenti di
protezione”.
“Certo, il governo nazionale e il Parlamento hanno fatto
tanto col decreto-legge sul perimetro nazionale della sicurezza cibernetica- ha
sottolineato ancora il presidente della Regione-, e il nostro Paese ha
rafforzato le ‘difese immunitarie’ in un ambito molto delicato e giungendo, per
una volta, nei tempi opportuni e non in fase emergenziale. Quello della cyber
sicurezza è, infatti, un tema strategico per la sicurezza ma è anche
straordinariamente ricco di opportunità per lo sviluppo economico, tanto più
che il nostro Paese, come detto, si trova in una posizione di vantaggio
competitivo in questo ambito”.
“Le amministrazioni
regionali, dal canto loro- ha rimarcato Oliverio-, devono contribuire
all’aggiornamento dell’attuazione e all’adeguamento della programmazione del
Piano Triennale per l'informatica nella Pubblica Amministrazione. E devono
farlo attraverso le strutture tecniche e la rappresentanza politica della
Conferenza delle Regioni e delle Province autonome e nello specifico con
l’azione di coordinamento esercitata dalla Commissione speciale Agenda
digitale. Non solo: le amministrazioni devono coordinare le iniziative indicate
nel piano e governare i singoli progetti; con l’identificazione del
Responsabile per la transizione alla modalità operativa digitale, assicurano
l’armonizzazione della propria strategia ai principi e agli indirizzi del
Modello strategico e l’implementazione delle proprie progettualità e dello
sviluppo delle proprie iniziative. Ma si rende necessario un raccordo più
efficace tra gli enti pubblici e tra loro e il settore privato, per una
condivisione delle conoscenze immediata”.
“Realizzare una compiuta ed efficace trasformazione digitale
del sistema produttivo ed economico nazionale rappresenta il maggior strumento
che il Paese ha a disposizione con l’obiettivo di non perdere la sfida della
competitività internazionale” ha stimato il presidente Oliverio che ha quindi
parlato alla platea del convegno che ha contato numerosi, qualificati
interventi, delle azioni della Regione nell’ambito trattato nell’incontro di
Palazzo Arnone: “Oggi- ha dettagliato- , grazie all'Asse 3 del POR Calabria
2014/20 la nostra Regione ha finanziato ben 52 progetti per l’adozione di
soluzioni ICT (Information Communication Technology) ovvero l'insieme delle
tecnologie che consentono il trattamento e lo scambio delle informazioni in
formato Digitale. Sappiamo bene che le reti di telecomunicazioni a banda
ultralarga sono la piattaforma abilitante di tale processo e per tale ragione
abbiamo finanziato interventi che hanno interessato 165 Comuni beneficiari per
il completamento delle infrastrutture della Banda Ultra Larga (BUL). In tal ambito, al 31 dicembre 2018, si
registrano 73.358 unità abitative addizionali raggiunte dalla copertura
potenziale della banda larga ad almeno 30 Mbps, a fronte di un obiettivo di
45.793 unità abitative. Si garantiscono in tal modo le precondizioni
infrastrutturali necessarie per l’attivazione effettiva del servizio di
connettività da parte degli operatori privati”.
“In secondo luogo- ha
informato ancora-, è stata finanziata la realizzazione di 11 piattaforme di
servizi digitali per cittadini e imprese (es. Fascicolo sanitario elettronico,
Sistema informativo sanitario regionale) e di 13 interventi per la
digitalizzazione della Pubblica Amministrazione (es. Sportello unico attivitÃ
produttive, Sistema informativo unitario regionale della programmazione,
Sistema informativo per la gestione degli appalti pubblici, Sistema informativo
dell’Amministrazione regionale). Ma pensiamo alle innovazioni tecnologiche più
importanti di questi ultimi anni: Internet delle cose, big data, elaborati con
gli strumenti di supercalcolo, l'apprendimento automatico, l'Intelligenza
artificiale. A tal proposito, la Regione rafforzerà , anche attraverso la nuova
programmazione, il sostegno al sistema universitario. L’obiettivo è contribuire
alla crescita della capacità di produrre innovazione e il rafforzamento
dell’alta formazione dei giovani, che è la vera sfida del futuro non solo per
la comunità accademica ma per l’intera regione. Il nuovo rettore di Unical,
professore Nicola Leone, su questa frontiera si è speso nel suo impegno
accademico, con importanti risultati e riconoscimenti della comunitÃ
scientifica internazionale. Se a livello
di università possiamo portare avanti la formazione delle competenze digitali
nella sicurezza, a livello regionale abbiamo investito 8 milioni di euro in un
percorso formativo di alto profilo sulle competenze digitali per mille giovani
calabresi, in partnership con università italiane di diverse regioni. I
destinatari sono le imprese e la pubblica amministrazione”.
"Occorre guardare al macro-contesto della
trasformazione digitale in cui cybercrime e cyberdifesa si inseriscono- ha
detto inoltre Oliverio-. Il quadro della sicurezza è un quadro di sistema e la
difesa e anche la formazione devono arrivare fino al cittadino, non riguardano
solo reti, applicazioni o addetti ai lavori. La sicurezza non è un intervento
eccezionale, ma un’attività costante, pervasiva e la cyberdifesa si fa con
sistemi nuovi, dall‘intelligenza artificiale alle trasmissioni automatizzate
delle informazioni per migliorare la condivisione”.
“Di strada da percorrere ce n'è ancora molta- ha considerato
in conclusione il presidente Oliverio-. Mi riferisco ad esempio alla grande
questione dell'alfabetizzazione digitale, al rafforzamento degli investimenti
in formazione, al ruolo delle scuole per le giovani generazioni,
all’applicazione di normative che abbiamo adottato a partire dal 2016 e che non
sono effettivamente operative. Penso al grande tema della pubblica
amministrazione. La cybersicurezza è un tema connesso con lo sviluppo economico
e sociale ed è un lavoro congiunto per enti, imprese e centri di ricerca. Ecco
perché ritengo questa iniziativa importante, perché certamente costituisce un
contributo in questa direzione”.