Il consigliere comunale
Lorenzo Costa, del gruppo Officine del sud, ha diramato una nota stampa per
sottolineare che l’azienda Ospedaliera Pugliese Ciaccio ha saputo fronteggiare
aòl meglio l’emergenza Coronavirus.
“In questi giorni di
catastrofe sanitaria nazionale e mondiale, i professionisti della sanità sono
impegnati a fronteggiare l’emergenza con le scarse risorse umane e materiali
disponibili. Pur nelle comprensibili gravi difficoltà di questo periodo, l’azienda
Pugliese-Ciaccio non si è fatta trovare impreparata. È stato applicato e
migliorato, dall’Unità di crisi costituita da medici e tecnici, il piano per le
maxi-emergenze predisposto negli anni scorsi dalla Direzione medica di
Presidio. L’Unità Operativa di Malattie infettive, oltre ad applicare i
trattamenti farmacologici sperimentali più avanzati per il coronavirus, ha
rapidamente raddoppiato i posti letto occupando entrambi i piani della
palazzina esterna al Pugliese, al quale è collegata tramite un tunnel. Al
reparto sono stati forniti sistemi per la respirazione di ossigeno ad alti
flussi da altre Unità operative che ne erano dotate. Tali sistemi hanno un
effetto benefico sui pazienti con difficoltà respiratorie. Il reparto di
Rianimazione polivalente, con sedici posti letto già funzionanti e attrezzati
con apparecchiature ad altissima tecnologia, è stato trasformato in poche ore
in terapia intensiva Covid-19, con percorsi riservati, sistemi di
sterilizzazione, condizionamento dell’aria anti-contagio.
I pazienti non Covid-19,
ma comunque affetti da insufficienze multi organiche di varia natura, sono
stati trasferiti nella cosiddetta “recovery room” (sala risveglio) collocata
presso il blocco operatorio con otto posti letto. Anche quest’area è
perfettamente attrezzata grazie anche alla trasformazione (come al San Raffaele
di Milano) di apparecchi per anestesia in ventilatori per rianimazione ed è
gestita dai medici anestesisti-rianimatori insieme al personale infermieristico
del blocco operatorio.
L’area adiacente alla
Rianimazione normalmente occupata dalle Unità operative di chirurgia toracica e
vascolare è stata sgombrata accorpando le chirurgie specialistiche con la
chirurgia generale. Quest’area è stata attrezzata per la terapia sub-intensiva
e dotata di ventilatori meno sofisticati e sistemi di ossigenoterapia ad alto
flusso e sarà destinata ai pazienti che speriamo possano lasciare la
Rianimazione migliorati.
Sono state utilizzate le
risorse umane e tecnologiche disponibili, anche arricchite da qualche generosa
donazione (ad esempio alcuni ventilatori donati dalla Clinica “Villa del
Sole”), in attesa di ulteriori acquisizioni di attrezzature, materiale di
consumo e sistemi di protezione. Tutti, dal direttore medico di Presidio ai
dipendenti dell’impresa di pulizie, senza dimenticare gli operatori del
servizio mensa, si stanno prodigando per affrontare nel migliore dei modi
questa crisi che ci auguriamo non assuma le dimensioni gigantesche e rovinose
che ha assunto in Lombardia.
A questo proposito un
plauso va rivolto ai medici della Rianimazione del Pugliese che hanno accolto
in reparto due pazienti provenienti da Bergamo e Cremona. La solidarietà si
dimostra con i fatti e non può essere “sub condicione”. I medici, gli
infermieri, gli operatori sociosanitari del Pugliese stanno affrontando
l’emergenza in silenzio, con discrezione e concretezza evitando esibizionismi e
passerelle mediatiche, rivolgendo i propri sforzi esclusivamente al bene comune
rischiando la salute, guardano in faccia il potente e subdolo nemico che in
modo invisibile agisce su scala molecolare e sfugge a qualsiasi trattamento
farmacologico disponibile, ma dal quale è possibile guarire con opportuna
assistenza.
Noi ci crediamo e insieme ce la faremo"