Negli ultimi giorni  la commissione straordinaria dell'Asp di Catanzaro, coordinata dal prefetto Luisa Latella, ha varato una serie di provvedimenti organizzativi con l’obiettivo  la gestione dei percorsi assistenziali nel modo più puntuale possibile, “in funzione della disponibilità delle risorse dell'Azienda e della loro implementazione”.
Sono state istituite – dichiara il Prefetto Latelli - una unità di crisi aziendale e unità di crisi distinte nei presìdi ospedalieri a Lamezia Terme, Soverato e Soveria Mannelli, mentre sul territorio è stata disposta una cooperazione tra Dipartimento prevenzione e Dipartimento Cure primarie per tutte le attività di sorveglianza e diagnosi che si dovranno espletare.
“In particolare per l'ospedale di Lamezia Terme è stato individuato un percorso completo che consente di gestire il paziente che afferisce alla struttura: una zona pre-triage, dove si valutano le caratteristiche cliniche del paziente al fine di escludere il sospetto Covid-19. Questa zona è ubicata di fronte all'ingresso del Pronto soccorso, nella tenda allestita dalla Protezione civile, dove un gruppo di lavoro individua il paziente che entra nel percorso Covid. Coloro i quali, invece, non entrano in questo percorso accedono al Pronto soccorso attraverso i canali di normale utilizzo, mentre il paziente Covid-19 segue un percorso dedicato e non ha alcuni contratto con le attività istituzionali dell'ospedale se non con strumenti di protezione adatti.
Presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Lamezia, al piano terra del nosocomio nella stessa area Covid, «vi è una zona di terapia intensiva con otto posti letto (4 già allestiti). Nella stessa area sono dedicate zone di gestione ben delimitate, per pazienti pediatrici, donne in gravidanza e per dializzati. Per poter rendere attive queste zone siamo in attesa della fornitura delle strumentazioni che sono state richieste, anche se l'ospedale ha già disponibilità di alcuni strumenti.
Per quanto riguarda la formazione del personale “tale attività è molto importante sia per una migliore gestione clinica che per fornire al personale gli strumenti informativi indispensabili.
In riferimento ai dispositivi di protezione al momento gli ausili sanitari sono sufficienti per fronteggiare i casi che si stanno registrando. Tuttavia l'Asp di Catanzaro si è scrupolosamente adeguata alle norme nazionali e regionali in materia di fornitura Dpi, ovvero approvvigionandosi dalla Protezione civile ed a seguito della delega della Regione, ha proceduto ad ordinare i dispositivi ricorrendo al mercato della Pubblica amministrazione. Tra qualche giorno questi saranno tutti disponibili.”