"Accolgo
con soddisfazione la decisione del dirigente generale del Dipartimento Tutela
della Salute, Antonio Belcastro di estendere l'uso dei tamponi ai sanitari, in
linea con quanto dichiarato dall'Organizzazione mondiale della Sanità , perché
questo rappresenta l'unico presidio valido per interrompere catene di
trasmissione.
Le persone
positive asintomatiche devono essere individuate perché, se vanno in giro,
contagiano senza saperlo altre persone e per questo motivo devono essere
isolate. L'università di Shangai conferma che l'incubazione media del virus è
di sette giorni e non di cinque, pertanto la quarantena, potrebbe rivelarsi una
misura cautelativa inadeguata per contrastare la diffusione del virus.
Troppi i
contagi tra il personale sanitario anche dell'ospedale Pugliese. E' necessario
garantire la messa in sicurezza del personale che opera nella sanità , dotandolo
degli idonei presidi di sicurezza e sottoponendolo a screening quale strategia
primaria di sanità pubblica.
Non
dimentichiamo, però, tutti gli altri lavoratori più esposti al contagio. E'
indispensabile avviare subito anche per loro la "sorveglianza attiva massiva".
Non possiamo trascurare il rischio di contagio cui sono sottoposte le forze
dell'ordine, gli autisti di mezzi pubblici, i lavoratori dei supermercati. E
poi procediamo coi «tamponi on the road».
Il
picco del contagio in Calabria deve ancora arrivare, ridefiniamo le priorità e
prendiamo esempio dalle zone in cui si sta contrastando efficacemente la
diffusione del virus. Nella nostra regione sono stati individuati focolai,
giustamente isolati. Il rischio che la Calabria diventi zona endemica è alto.
Questa
è una guerra che bisogna combattere tutti insieme, ciascuno dalla propria
postazione, serve perciò una struttura organizzativa lineare ed un apparato
burocratico/amministrativo snello, per scelte da operare con immediatezza.
Se la
cabina di regia sarà all'altezza della situazione, disporremo di un fronte di
combattimento forte e compatto, di conseguenza la possibilità di vincere questa
guerra in tempi brevi sarà alta, ma non si pensi che lasciare
"appiedati" gli operatori della sanità possa preservare alcuno."