"A nome
mio, dell'associazione che presiedo, e a nome della presidente
dell'associazione 'PerLe Demenze. Famiglie Unite Calabria', Anna Correggia,
sento di rivolgere un appello a tutela della collettività e in particolare
delle persone vulnerabili come quelle che vivono sulla propria pelle il dramma
dell'Alzheimer, del Parkinson o di altre forme di demenze. Chiedo alle donne e
agli uomini di buona volontà di restare a casa il più possibile, nel rispetto
delle disposizioni governative, secondo le raccomandazioni della comunità
scientifica e secondo buon senso, per cercare di uscire il prima possibile
dall'emergenza
Ho molto
apprezzato l'ordinanza numero 12 del 20 marzo scorso a firma della presidente
della Regione Calabria, Jole Santelli, che obbliga a rimanere nelle nostre
abitazioni e consente solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze
lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. A tal proposito,
sottolineo che le uscite per necessità e per ragioni di salute riguardano anche
le persone con demenze.
Le persone con
Alzheimer, ad esempio, hanno una reale esigenza fisiologica di muoversi dettata
dalla malattia e non possono uscire da sole, ma, in linea con le previsioni
dell'ordinanza, hanno bisogno del supporto di un accompagnatore.
Per
garantire i diritti, le esigenze e la sicurezza di queste persone anche fuori
dalle loro abitazioni, è necessario uno sforzo collettivo. I sacrifici di
questi giorni sono un atto d'amore e di responsabilità verso noi stessi e verso
le tante persone con demenze. Abbiamo quindi il dovere di considerare il loro
diritto alla salute e di evitare comportamenti sbagliati che le rendono ancora
più vulnerabili, specie quando si trovano a dover uscire per comprovate
necessità di salute che non entrano in pausa nemmeno ai tempi del coronavirus.
Rimanere a
casa è il dono che dobbiamo fare anche ai famigliari che vivono giorni
difficili senza le tradizionali forme di aiuto dei centri diurni come i nostri.
Famiglie chiamate ad affrontare ventiquattro ore al giorno, tutti i giorni, le
difficoltà della malattia.
Questo
sacrificio lo dobbiamo a tutto il personale sanitario, alla Croce Rossa, ai
vigili del fuoco, alle forze dell'ordine, ai giornalisti e a tutte quelle
persone coraggiose che in questo momento sono in prima linea per difendere
l'Italia intera. Un'Italia che ad oggi piange silenziosa.
Lo
dobbiamo alle troppe vite spezzate da questo nemico terribile che sembra non
dar tregua. A loro e alle loro famiglie dobbiamo mostrare rispetto per
mantenere viva la nostra forza di comunità unite, che sanno resistere e andare
avanti, che sanno salvare se stesse attraverso la solidarietà.
Un approccio
solidale che l'associazione Ra.Gi. di Catanzaro mantiene in vita continuando a
esserci mettendosi in ascolto per come può, in modo nuovo, alternativo, ma con
la passione e la compassione di sempre. In questi giorni, infatti, è attivo il
Numero Verde 800-034443 al quale rispondono a titolo volontario e gratuito le
nostre operatrici e i nostri operatori, dal lunedì al venerdì, dalle 10,00 alle
12,00 e dalle 15,00 alle 17,00. Un servizio pensato per dare parole di aiuto,
di conforto, consigli alle famiglie di tutta Italia. Iniziativa inserita nella
campagna 'Distanti oggi, vicini domani' caratterizzata inoltre da videochiamate
Skype e video-guide per come spiegato sul nostro sito,
www.associazioneragi.org. Il nostro modo di esserci, nonostante tutto".