"In questi
giorni drammatici il pensiero e la solidarietà di tutti vanno ai pazienti che
stanno combattendo la loro battaglia contro il Coronavirus. Tutti noi, inoltre,
guardiamo con fiducia e riconoscenza al personale medico, infermieristico e
sociosanitario il cui impegno non esiterei a definire veramente eroico per
l'abnegazione con la quale stanno svolgendo il loro lavoro. Guardiamo a loro
con estrema fiducia; sappiamo bene, infatti, che, solo grazie a loro, se ognuno
di noi dovesse, purtroppo, scoprire di avere contratto il Covid 19, potremo
avere tutte le cure ed il sostegno necessari per affrontare efficacemente il
decorso della malattia.
Ecco perché
la notizia diffusa ieri dalla direzione dell'ASP di Crotone in merito
all'elevato numero di dipendenti assenti per malattia, oltre a lasciarci tutti
interdetti, ha provocato in ognuno di noi una sensazione decisamente negativa.
Ci ha fatto sentire abbandonati proprio dalle persone in cui riponiamo la
nostra fiducia in questo momento così drammatico. Ci ha fatto sentire più
fragili e più spaventati. Ci ha fatto indignare. Ci ha fatto vergognare di
fronte all'intera Italia alla quale siamo stati additati come un esempio
negativo, in netta controtendenza, con l'impegno di tantissimi camici bianchi
giovani e meno giovani, ma anche in pensione, che stanno ritornando in corsia
per offrire il loro aiuto contro il dilagare del virus. In attesa che le
autorità competenti accertino, pertanto, le cause di questa epidemia nella
pandemia che ha falcidiato la nostra ASP, peraltro in un momento così
drammatico, e, riservandomi di interpellare in merito il Ministero della
Salute, s'impone una riflessione che voglio condividere con i miei concittadini
crotonesi i quali, pure, stanno facendo la loro parte osservando le
prescrizioni di un rigoroso distanziamento sociale proprio per evitare il
contagio ed un sovraffollamento delle strutture ospedaliera. Premesso che
sappiamo tutti benissimo quali siano le difficoltà della nostra sanitÃ
crotonese. Sappiamo tutti benissimo delle carenze, ormai strutturali, con le
quali i nostri sanitari sono costretti a convivere e ad operare. Uno dei
problemi principali, tra l'altro, è costituito proprio dalla scarsità del
personale medico e paramedico mentre, inspiegabilmente e con un rapporto
inversamente proporzionale, abbonda il personale amministrativo quasi che
curare un paziente sia divenuto più un fatto burocratico anziché un esercizio
dell'ars medica a tutela del diritto alla salute e alle cure di ogni cittadino.
Ebbene, in questo difficoltoso frangente di cui, peraltro, mi sono occupata
anche come avvocato ancor prima che parlamentare, i nostri medici e tutto il personale,
sono soggetti normalmente a turni massacranti e ad un lavoro costante per non
venire mai meno all'impegno assunto con il giuramento d'Ippocrate ed a loro va
il più sentito ringraziamento di ognuno di noi. A maggior ragione ritengo,
tuttavia, che proprio loro, proprio queste persone che, nonostante tutte le
difficoltà quotidiane e particolarmente in questo frangente, sono rimaste al
loro posto, siano le prime a doversi sentire sgomente, se non indignate, per
l'assenza dei loro colleghi che rischia di privare ulteriormente lo staff
medico ed infermieristico delle necessarie risorse umane e professionali per
agire con efficacia nella lotta contro la pandemia.
Nessuna accusa, quindi, alle categorie
interessate delle quali non si può che riconoscere il prezioso e valido lavoro
a servizio della collettività , ma solo una singolare circostanza che andrÃ
approfondita nelle sedi opportune. Che l'emergenza di questi giorni, infine
possa costituire un punto di partenza imprescindibile per affrontare nelle sedi
politiche e tecniche opportune, una volta per tutte, l'adozione di ogni
provvedimento che consenta alla sanità pubblica e, quindi, alla nostra ASP e a
tutto il personale medico e paramedico di lavorare con la serenità ,
l'attenzione e l'efficienza che la salute dei cittadini merita."
Nota stampa dell'on. Elisabetta Barbuto del Movimento 5 Stelle