I promotori di lista unica propongono di utilizzare gettoni
non liquidati, e somme recuperate da persone che indebitamente le hanno avute,
per buoni pasti da dare a persone in stato di bisogno
I promotori della Lista Unica hanno scritto al Sindaco
proponendo di recuperare delle somme e creare una ulteriore trance di buoni
spesa da distribuire alle persone che in questo momento protestano per non
essere venute a conoscenza del bando e della relativa scadenza.
La proposta è stata formulata pensando esclusivamente ai
bisogni dei cittadini ed anche come proiezione di comportamenti politici
conseguenti all’attuale pandemia, che in pochissimo tempo ha reso vecchi ed
obsoleti tutti i modi di fare politica ed amministrazione nei piccoli centri,
che tutti gli amministratori ed i cittadini dovranno darsi perché il Mondo, l’Italia
e Decollatura sono profondamente cambiati ed il futuro è molto incerto.
Il testo del messaggio inviato per email è il seguente:
"Signor Sindaco
Nei giorni scorsi, dopo la divulgazione della notizia della distribuzione
dei buoni spesa, abbiamo raccolto delle lamentele di persone che asseriscono di
non essere venute a conoscenza dei termini entro i quali era necessario
presentare le domande o di ignorare che il beneficio fosse compatibile con il reddito
di cittadinanza.
Le persone che espongono tali lamentele dichiarano di essere
in stato di bisogno e pertanto è necessario provvedere a fornire anche a queste
persone buoni pasto che potrebbero essere erogati con le somme che potrebbero derivare
da:
1.
Gettoni di presenza dell’ultima legislatura
della Cardamone che per espressa dichiarazione del Vice Sindaco non vengono
liquidati per dispetto del Consigliere De Grazia e dell’Architetto Perri
(entrambi con la presente comunicazione vi autorizzano alla destinazione delle
somme se la proposta viene condivisa);
2.
Indennità di carica degli assessori e del
Presidente del Consiglio dei mesi di Marzo ed Aprile che non si capisce perché debba
essere fruita visto che gli stessi hanno lasciato il Sindaco da solo a gestire
l’emergenza. Sarebbe giusto riconoscere solo un gettone di presenza per le
pochissime giunte tenute in questo periodo;
3.
Gettoni di presenza dei consiglieri che
riterranno di devolvere in toto o solo in parte le loro spettanze;
4.
Somme da recuperare dall’Ing. che ha avuto l’incarico
poi revocato (circa 3000,00 euro) e altre somme indebitamente liquidate.
5.
Eventuali donazioni di altri cittadini o
imprenditori.
Le somme di cui sopra a nostro
giudizio dovrebbero essere gestite dal Sindaco e dalla stessa commissione tecnica che ha gestito i
buoni già erogati.
Distinti saluti
I promotori di Lista Unica
Gigi De Grazia e Mario Perri"