“Da qui a
qualche giorno, l’Italia, la Calabria e la nostra città si muoveranno verso
l’avvio della cosiddetta fase 2. In linea con l’atteggiamento che il
nostro movimento ha assunto durante tutta la fase 1 – ovvero collaborazione con
le istituzioni, interventi di proposta e stimolo nei confronti delle autorità –
vogliamo evidenziare alcuni punti prioritari che la politica cittadina e
regionale dovrebbero affrontare in forma pubblica e partecipata per poi
procedere rapidamente con decisioni quanto più possibili condivise
1. La
Regione Calabria, come scritto da ben 74 sindaci, ha bisogno di un ospedale
Covid che permetta di trattare al meglio i futuri contagiati, di evitare
l’innesco di nuovi focolai e di dedicare le strutture ordinarie alla cura, per
l’appunto, dell’ordinario. Questo centro non può che essere ubicato a
Catanzaro. E, a scanso di equivoci, lo ripetiamo: questo centro non può che
essere ubicato a Catanzaro.
Ma
esprimiamo le nostre perplessità per il modo con cui si sta procedendo, con
indicazioni che si susseguono e veti che si incrociano. Ci sembra necessario
che la cittadinanza sia messa pienamente a conoscenza delle motivazioni che
sono poste alla base delle singole proposte (Villa Bianca, padiglione C del
Policlinico, tensostruttura, altro) e che la decisione venga adottata
rapidamente, in considerazione anche delle future prospettive di sviluppo di
Catanzaro città della salute.
2. Il
Consiglio comunale di Catanzaro deve guidare una iniziativa politica unitaria -
finalizzata ad esaminare e studiare il problema nel suo insieme - costituendo
un gruppo di lavoro costituito da persone concrete e competenti nei diversi
ambiti produttivi ed associativi della città volta a scongiurare il rischio che
i Fondi della Coesione destinati in gran parte al Mezzogiorno vengano dirottati
al Nord attraverso l’escamotage della sospensione della clausola del 34 per
cento della spesa pubblica al Sud (che peraltro rappresenta solo la proporzione
degli abitanti delle regioni meridionali).
3. Ferma
restando la prudenza, il rigore nell’attuazione delle misure adottate, e la
necessità di sensibilizzare ancora la cittadinanza a tenere comportamenti
adeguati, la Calabria e Catanzaro possano fare da apripista nell’apertura di
una parte delle attività. Bisogna avere coraggio nel rigore ma anche
nell’azione.
4. Ferma
restando la prudenza, il rigore nell’attuazione delle misure adottate, e la
necessità di sensibilizzare ancora la cittadinanza a tenere comportamenti
adeguati, qualunque forma di apertura non può dimenticare che Catanzaro
esercita un ruolo naturalmente attrattivo nei confronti di un vasto circondario
e che non ha logica l’idea di un isolamento completo. Qualsiasi riferimento
alla situazione del mercato di Catanzaro Lido e ad eventuali discriminazioni di
operatori commerciali non residenti nel Comune è, evidentemente, voluto e non
casuale.
5. Il
sostegno alle attività in sofferenza deve essere totale. Servono misure
specifiche per gli operatori del quartiere marinaro che si apprestano ad
affrontare una estate senza precedenti. Si costituisca un gruppo operativo che
elabori subito proposte mirate a garantire – per quanto possibile –
l’operatività delle strutture turistiche e balneari.
6. Last but
not the least: anche a fronte delle dichiarazione draconiane della Presidente
Santelli, la politica catanzarese lavori congiuntamente per consentire ai
catanzaresi fuori sede di rientrare in città, attraverso la costruzione di un
percorso di sicurezza per loro e per noi tutti."
Nicola Fiorita