Il
Dipartimento Ambiente della Regione Calabria e l’Arpacal recentemente hanno
siglato una convenzione per rendere esecutivo sul territorio regionale il
monitoraggio dei nitrati provenienti da fonti agricole sui corpi idrici
superficiali. L’Agenzia ambientale calabrese, quindi, viene chiamata a dare il
suo supporto tecnico scientifico in un ambito, quello delle acque superficiali
e sotterranee, in cui tutte le Arpa italiane stanno dando il loro contributo
alle Regioni di riferimento. La normativa comunitaria, volgarmente detta
“Direttiva Nitrati”, finalizzata a proteggere le acque dall'inquinamento
causato o indotto dai nitrati di origine agricola, stabilisce che ogni Stato
membro proceda al monitoraggio e all'individuazione delle acque inquinate o a
rischio di inquinamento da nitrati di origine agricola, indicando altresì le
cosiddette Zone Vulnerabili dai Nitrati (ZVN) di origine agricola, elaborando
codici di buona pratica agricola e di programmi d’azione. Questi punti, 25 in
Calabria, vanno inoltre periodicamente sottoposti a controlli attraverso
campionamenti ed analisi. A questa rete di punti da monitorare, inoltre, si
aggiunge un punto dedicato al solo campionamento ai fini del monitoraggio delle
sostanze presenti nell’elenco di controllo (c.d. “watch list”) di cui alla
Direttiva Acque, che disciplina la materia ai fini della tutela e gestione
delle risorse idriche, quali le acque interne superficiali e sotterranee, le
acque di transizione e costiere.
Il Dipartimento Ambiente della Regione
ha attuato, in conformità alla “Direttiva Acque”, nel periodo compreso tra
febbraio 2016 e giugno 2019, il programma di monitoraggio finalizzato alla
conoscenza e alla verifica dello stato qualitativo e quantitativo delle acque
superficiali e sotterranee all'interno di ciascun bacino idrografico,
individuando altresì un elenco di punti di monitoraggio utilizzabili ai fini
della “Direttiva Nitrati”. Sulla base dei risultati di questo monitoraggio periodico
delle acque, le Autorità competenti regionali devono procedere ogni quattro
anni al riesame e, ove necessario, alla revisione della designazione delle ZVN
e dei programmi di azione, il cui ruolo di regia e pianificazione è
riconosciuto al competente Dipartimento regionale Agricoltura e Risorse
Agroalimentari.
Per procedere a questo controllo ed
aggiornamento dei valori emersi dal monitoraggio dei 26 punti calabresi – 25
per i nitrati ed uno per la cosiddetta Watch List – il Dipartimento Ambiente
della Regione ha chiesto la collaborazione tecnico-scientifica dell’Arpacal.
L’Agenzia ambientale calabrese per il
prossimo quadriennio avrà il compito di campionare ed analizzare i punti
individuati, restituendo alla Regione un report dettagliato, utile per gli
adempimenti nazionali e comunitari. Il primo campionamento sarà svolto entro il
prossimo 30 giugno. Per quanto riguarda la watch list, invece, la procedura è
differente, perché Arpacal avrà il compito di campionare il punto individuato
dalla Regione e trasmettere il campione ai laboratori dell’Arpa Lombardia,
individuati dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca
Ambientale) quali laboratori nazionali di riferimento.
Dalla convenzione, l’Arpacal si prefigge
di raggiungere anche altri risultati da mettere a disposizione della Regione
Calabria. “Intendiamo proporre la realizzazione – dichiara l’ing. Francesco
Italiano, Direttore del Centro Regionale Coordinamento Monitoraggi Ambiente e
Salute dell’Arpacal – di studi specifici sugli eventuali impatti che i nitrati
di origine agricola possono esercitare sulla matrice acque superficiali, basati
sull'analisi e l’interpretazione dei dati di monitoraggio e la restituzione dei
risultati attraverso report, elaborazioni dei dati anche con cartografie
dedicate, ed individuazione di possibili scenari di rischio vulnerabilità delle
acque all'inquinamento di nitrati di origine agricola per aree pilota”. “Abbiamo
definito la natura della nostra collaborazione tecnica – ha dichiarato il
direttore generale dell’Arpacal, dott. Domenico Pappaterra – anche sulla base
delle esperienze delle altre agenzie ambientali regionali che con noi
compongono il Sistema Nazionale della Protezione dell’Ambiente (SNPA). Grazie
all'assessore regionale all'Ambiente, col. Sergio de Caprio, abbiamo dato
l’ultimo input ai termini della nostra partnership, e siamo pronti ad operare sul
territorio. Questo è uno dei tanti tasselli che permetteranno alla Regione di
allinearsi alle direttive comunitarie in materia ambientale, senza correre il
rischio di infrazioni”.