“La migliore boccata d’ossigeno per l’esercito di 50mila
partite Iva calabresi, il nucleo fondante della nostra economia, è uno
stanziamento di risorse a fondo perduto: è l’unico modo per evitare che le
piccole e piccolissime imprese che rappresentano la maggior parte del tessuto
produttivo regionale – artigiani, commercianti, piccoli professionisti, società
in fase di start up – non finiscano anche loro vittime del coronavirus”.
Lo ha detto il consigliere comunale Eugenio Riccio: “Faccio
mia, allora, la bella proposta che ha già avanzato in tempi non sospetti il
sindaco e presidente della Provincia di Catanzaro Sergio Abramo: rimodulare i
fondi europei, come i Por o i Pac, e prevedere un contributo una tantum a fondo
perduto per le partite Iva. Sono disponibili 300 milioni di fondi non spesi a
valere sui Por e 350 milioni non spesi a valere sui Pac: 650 milioni in tutto.
È un appello, quello di Abramo, che voglio rilanciare alla presidente Santelli.
Perché se è vero che la Regione, varando il Riparti Calabria, ha avviato un
primo, importante passo, è altrettanto vero che quei 150 milioni non possono
bastare per rimettere in moto la nostra economia”.
Sarebbe dunque essenziale, per il consigliere Riccio,
allargare la disponibilità economica e la platea dei soggetti coinvolti per
“non lasciare indietro nessuno”. “A quei 150 milioni del Riparti Calabria si
potrebbero aggiungere i 650 milioni disponibili e non spesi con i Por e i Pac.
Con una parte di queste risorse complessive si garantirebbero, da un lato, i
mutui a tasso zero, un’opportunità che andrebbe bene per le poche grandi o
medio-grandi imprese calabresi. Il resto della somma sarebbe importantissimi
per le piccole e piccolissime imprese, ad esempio artigiani, commercianti,
piccoli professionisti con partita Iva, società in fase di start up che, al
contrario, di un mutuo a tasso zero da ripagare in cinque anni non saprebbero
proprio cosa farsene se non potranno ripartire dopo l’emergenza”.
“Rimodulando i fondi europei come aveva chiesto Abramo – ha
concluso Riccio – si potrebbero reperire risorse ingenti e necessarie a
integrare quanto già stanziato dalla Regione. Se la Cittadella riuscisse a
reperire questi ulteriori 600 milioni di euro potrebbe riversare 10mila euro,
più o meno, a ogni piccola o piccolissima impresa registrata con partita Iva:
non si tratterebbe di una vera e propria boccata d’ossigeno? Penso proprio di
sì. Qualcuno potrebbe rispondermi: 650 milioni di euro sono inarrivabili? Bene,
ma se si riuscisse a rimodulare fondi per 250-300 milioni, non ci sarebbe pur
sempre nuova liquidità per ripartire? Penso proprio di sì. E allora chiedo alla
presidente Santelli di fare questo sforzo: la Calabria ne ha bisogno”.