Riprendiamo un articolo di Lorenzo Coscarella pubblicato oggi sulla versione on line del  settimanale “Parole di Vita” della Diocesi di Cosenza e Bisignano, relativo alla Sacra Spina di Scigliano.

"Nel mondo sono tante le reliquie che richiamano, direttamente o indirettamente, la Passione di Cristo. Molte di esse, e tra le più significative, sono in Italia, divise tra Roma, Venezia e una miriade di altri paesi e città sparsi nella penisola. Sulla loro autenticità si è detto e scritto tanto, ma si tratta in ogni caso di oggetti attorno ai quali si sono scritti capitoli di storia di intere comunità.
A Scigliano, cittadina che domina la valle del fiume Savuto, è conservata da secoli una delle spine che la tradizione attribuisce alla corona che cinse il capo di Cristo durante la sua Passione. La reliquia sciglianese è custodita nella chiesa parrocchiale di San Giuseppe del rione Diano e di sicuro era già oggetto di grande venerazione nel ’600, quando era collocata in una apposita cappella (PdV 18/04/2019). Oggi è conservata ancora nella stessa chiesa di allora e ha suscitato attenzione perché, proprio all’estremità della spina, sarebbe spuntato un piccolo germoglio. La reliquia viene posta periodicamente ad osservazione e, lo scorso 28 marzo, sulla spina si è notata la presenza di un germoglio più chiaro, mentre altri due più piccoli si noterebbero ad un esame più attento.
Il fenomeno della comparsa di segni di germogli sulla spina di Scigliano si sarebbe verificato già altre volte. In particolare, come attesta il parroco don Andrea Lirangi, ciò si manifesta quando il Venerdì Santo coincide con il 25 marzo, giorno dell’Annunciazione. “Probabilmente quest’anno - dice don Andrea - pur non essendo il 25 marzo Venerdì Santo, la Sacra Spina è germogliata in questo periodo difficile. Un segno che il Signore è vicino a noi e ci unisce alle sue sofferenze anche in questo periodo tormentato. Un segno di speranza”.
Il caso non è il solo di questo genere. Anche per altre reliquie delle spine della corona di Cristo è attestato il verificarsi di fenomeni degni di nota in concomitanza con eventi particolari o proprio negli anni in cui il Venerdì Santo cade nella data del 25 marzo. Anche la reliquia della spina di San Giovanni Bianco, in provincia di Bergamo, germoglierebbe in alcune circostanze particolari e nel 2016 il fenomeno si sarebbe ripetuto. Stesso fenomeno anche ad Andria, dove la tradizione registra più volte la comparsa di gocce di sangue sulla Spina, evento che è attestato anche in varie altre località, tra cui in Calabria è noto il caso di Umbriatico.
La Sacra Spina di Scigliano sarà esposta nella chiesa parrocchiale il prossimo Venerdì Santo. E anche se sarà difficile visitarla, viste le misure di contenimento per il diffondersi della pandemia, il parroco assicura la sua vicinanza ai fedeli"
Lorenzo Coscarella