Approfondire le tematiche relative allo sviluppo della rete tecnologica 5G a livello nazionale con l’ausilio della rete territoriale dell’Arpacal e con l’Ispra, l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale.
È quanto il sindaco Sergio Abramo, nella sua qualità di presidente di Upi Calabria, ha chiesto al direttore generale di Arpacal Calabria. La richiesta di Abramo è stata supportata anche da Franco Candia, vicepresidente di Anci Calabria, nel corso di una riunione che l’assessore regionale all’Ambiente, Sergio De Caprio, ha presieduto alla Cittadella alla presenza di Luciano Vigna, capo di Gabinetto del presidente della Regione.
L’incontro è servito ad acquisire il parere degli enti rappresentati sul Bilancio di previsione 2020-2022 e il Piano triennale delle attività di Arpacal Calabria.
“Ho sottolineato insieme ad Anci l’impegno crescente dell’Arpacal nel campo dei controlli in tema di rispetto e tutela dell’ambiente”, ha detto Abramo ringraziando l’assessore De Caprio e il capo di Gabinetto Vigna per la disponibilità dimostrata. “Proprio in virtù di queste riconosciute competenze dell’Arpacal, ho chiesto che l’Agenzia, avvalendosi della sua rete territoriale, e della collaborazione di Ispra, avvii un’indagine a livello nazionale che raccolga tutte le evidenze scientifiche, sia favorevoli che contrarie, allo sviluppo della tecnologia 5G”.
“In relazione al bando nazionale che proprio il Comune di Catanzaro ha vinto sulla sperimentazione di questa tecnologia – ha aggiunto Abramo -, è un atto di doverosa responsabilità, nei confronti dell’opinione pubblica e quindi dei cittadini, acquisire tutta la documentazione esistente prima di, eventualmente, andare avanti. Sfruttare la professionalità di Arpacal e Ispra nell’ottica di una sinergia fra enti e istituzioni è il minimo che si possa fare per avere le idee più chiare su un possibile processo di sviluppo che riguarda tutti quanti”.