Pippo Callipo, capogruppo di “Io resto in
Calabria” in Consiglio regionale, ha
rilasciato una dichiarazione sulla lettera di scuse firmata da quattro deputati
5S e relativa agli errori commessi in Calabria in occasione delle elezioni
regionali di gennaio scorso.
“Comunque la si pensi, non può lasciare
indifferenti la lettera aperta con cui quattro parlamentari calabresi del
Movimento 5 Stelle (Granato, Parentela, D’Ippolito e Sapia) chiedono scusa per
le scelte fatte proprio nella regione che esprime ben 18 rappresentanti
pentastellati tra Camera e Senato. Riconoscere gli errori è segno di umiltà e
di maturità, ne prendiamo atto, ora però bisogna dimostrare anche lungimiranza
e tradurre le parole in fatti”.
È evidente a tutti che la posizione assunta
alle elezioni regionali dello scorso 26 gennaio, con il rifiuto a qualsiasi
dialogo con le altre forze della coalizione che ho avuto l’onore di guidare,
non solo ha fatto perdere consenso al M5S ma ha spianato la strada alla
vittoria del centrodestra. Le conseguenze di ciò le vedremo nei prossimi cinque
anni.
La politica non si fa per conquistare
posizioni di potere ma per dare voce e rappresentanza ai cittadini. I 5 stelle
calabresi hanno l’opportunità di farlo grazie a una nutrita rappresentanza
parlamentare, recuperino dunque il tempo perduto e dimostrino in Calabria di
volersi davvero aprire al dialogo con le forze civiche e politiche con cui
possono trovare convergenza d’intenti. ‘Io resto in Calabria’ è ormai una
realtà politica presente sul panorama regionale e con i suoi rappresentanti
continuerà a farsi sentire e a lavorare per fare strada a un nuovo modo di
intendere la politica.
Se si
tratta di fare opposizione e di vigilare sull’operato della Giunta regionale
noi ci siamo e se si vuole discutere seriamente di misure concrete in materia
di sanità, di economia, di turismo, di agricoltura, di cultura e di ambiente
non ci tiriamo indietro. Ci aspettano tempi duri e se il M5S vuole fare gioco di squadra
nell’interesse dei calabresi deve farlo subito e con i fatti, non solo a parole".