In Calabria, il calo della produzione di miele si aggira intorno al 35% con cali consistenti per il miele di arancia nel catanzarese e nel cosentino e un calo vistoso per il miele millefiori. Lo ha reso noto la Coldiretti Calabria nella Giornata mondiale delle api che si festeggia il 20 maggio
Nella nostra regione a dicembre 2019 – riferisce Coldiretti – in base ai dati della Anagrafe Nazionale Zootecnica – Banca Dati Apistica – lavorano 1385 apicoltori tra professionisti e hobbisti che producono miele per autoconsumo e che comunque possiedono il codice di attività . Gli apiari sono 5406, gli alveari 118.465 e gli sciami 12.103. Dati e numeri in incremento nel tempo in parallelo con gli alveari dedicati al biologico. Sono più di 3.500.000 i kg di miele che si produce, che genera un valore alla produzione di oltre 15 milioni di €. In media una singola ape – precisa la Coldiretti – visita in genere circa 7000 fiori al giorno e ci vogliono quattro milioni di visite floreali per produrre un chilogrammo di miele. “Anche queste attività – spiega Coldiretti – sono state penalizzate dalla chiusura di ristoranti, agriturismi e dalle limitazioni negli spostamenti che abbiamo vissuto fino a pochi giorni fa. Le api sono, oltre che un importante fonte di reddito per tante aziende agricole, anche una sentinella per l’ambiente e svolgono un ruolo di difesa delle biodiversità e della tenuta degli ecosistemi. Con la pandemia è però aumentato il consumo di miele nelle case spinti dalla voglia di garantirsi cibi importanti per la salute, ma anche dal maggior tempo trascorso in casa nella preparazione di dolci e tisane. Sostenere l’apicoltura locale attraverso gli acquisti di prossimità significa premiare le buone pratiche di produzione e dare una mano sia all’ambiente sia all’economia calabrese. Il miele -per altro è uno dei prodotti tracciati con l’indicazione di origine obbligatoria in etichetta: sulle confezioni va riportata la parola “Italia” solo se il miele è 100% Made in Italy,  La Coldiretti ricorda che due località calabresi possono fregiarsi del marchio di Città del Miele: San Ferdinando, in provincia di Reggio Calabria e nella provincia di Catanzaro, Amaroni. In questi luoghi, ma anche in molti altri nella regione, l’esperienza e la passione degli apicoltori hanno tratto  il valore d’origine e il segno distintivo della tipicità di un prodotto eccellente.