"L’estate che ci attende, come in tutto il Paese, vedrà sicuramente una drastica riduzione di eventi e iniziative anche nella nostra città, per le ragioni di sicurezza collegate all’emergenza sanitaria. Sarà inevitabilmente un’estate diversa, ma occorre lanciare un messaggio di fiducia e incoraggiamento ai nostri cittadini, un segnale di vitalità rispetto a una situazione che ci auguriamo prima possibile di lasciarci alle spalle.
In attesa di capire le decisioni che verranno adottate a livello nazionale in merito agli eventi culturali o eventuali misure specifiche a livello regionale per i territori con minor numero di contagi, ipotesi di cui proprio in questi giorni il governo sta discutendo con le regioni, con spirito costruttivo vogliamo lanciare sin da ora all’amministrazione comunale, in particolare all’assessore Luisa Vaccaro,  la proposta del cinema all’aperto in città nei mesi estivi.
Ho apprezzato molto, e mi auguro che si concretizzi, l’iniziativa del consigliere Pegna per realizzare a Lamezia il progetto del cinema e degli spettacoli “Drive-in” ma io penso anche a qualcosa di diverso che faccia assaporare di più la “normalità”.
Si potrebbe pensare come location ideale al cortile “Francesco Bevilacqua” dell’edificio scolastico “Maggiore Perri”, dove già si è svolta con successo l’esperienza del cinema negli anni passati.  Un luogo che consentirebbe di rispondere in maniera adeguata  alle norme sul distanziamento sociale indispensabili perché il tutto si svolga nella massima sicurezza per la salute delle persone: lo spazio aperto permetterebbe agli spettatori di posizionarsi ad un’adeguata distanza gli uni dagli altri e di “chiudere” l’accesso una volta raggiunto il numero massimo di spettatori possibili, in accordo con le misure di sicurezza. Perché ciò si realizzi però è necessario che l’amministrazione comunale si attivi immediatamente attraverso un bando pubblico per selezionare, nella massima trasparenza e con regole chiare definite sulla base dei protocolli nazionali, un operatore che assicuri lo svolgimento del servizio nella massima sicurezza delle persone, anche eventualmente con dei volontari per garantire il rispetto delle norme sul distanziamento e sul numero massimo di spettatori.
Per quanto riguarda la musica e i concerti si potrebbe pensare, perché no, a lavorare sulla concessione gratuita da parte dell’amministrazione comunale degli stadi cittadini che, proprio come il cortile dell’edificio Maggiore Perri, consentirebbero di rispondere in maniera adeguata  alle norme sul distanziamento sociale indispensabili perché il tutto si svolga nella massima sicurezza per la salute delle persone: anche in questo caso l’enorme spazio aperto permetterebbe un’adeguata distanza gli uni dagli altri e di “chiudere” l’accesso una volta raggiunto il numero massimo, in accordo con le misure di sicurezza. Ovviamente con l’adozione di tutte le cautele necessarie per salvaguardare il manto erboso naturale o sintetico.
Nel pieno rispetto delle regole, come già stanno facendo in numerose città italiane, possiamo cominciare a pensare anche a Lamezia a come organizzare un’estate sicuramente diversa ma che, nel rispetto delle norme e con il senso di responsabilità di tutti, potrà dare il segno di una città che riparte passo dopo passo.
Colgo l’occasione per lanciare un appello per il mondo della cultura, dello spettacolo e dell’intrattenimento che oggi si trova nella più totale incertezza e senza prospettiva per il futuro. Lo sanno bene tantissime associazioni e operatori culturali lametini, dal teatro alla musica, che da anni organizzano con successi straordinari festival, rassegne, eventi di risonanza regionale e nazionale, oggi costretti a bloccare tutto. Dobbiamo essere consapevoli che a Lamezia e in Calabria queste esperienze rappresentano ricchezza in tutti i sensi: dal patrimonio umano di socialità e relazioni che riescono a catalizzare ogni anno all’indotto economico degli eventi.
Chiediamo alla presidente Santelli di avviare prima possibile un confronto con le realtà culturali calabresi, in primo luogo per dare risposte in merito agli eventi  già programmati e finanziati per l’estate 2020,  per valutare la possibilità di salvaguardare risorse e programmazione per l’anno prossimo.
Il mondo della cultura e dell’intrattenimento non è di Serie B e hanno bisogno come tutti di un segnale chiaro dalle istituzioni per cominciare a pensare a come ripartire. Chiedo inoltre anche all’amministrazione comunale l’attivazione di un tavolo tecnico dedicato con la partecipazione degli operatori del settore per valutare insieme le possibili misure da mettere in atto per sostenere questo settore."
Rosario Piccioni
(Lamezia Bene Comune)