Cosenza: La Regione Calabria dovrebbe solo stare in silenzio e vergognarsi, ed invece rilancia spavalda giocando sulla pelle dei cittadini." Dichiarazioni di alcuni cosentini infuriati per la situazione in cui versano. “Continua a giocare una partita dettata dai vertici, per spirito di contraddizione e per visibilità mediatica. Nemmeno una parola sui ritardi del bonus di 600 euro alle imprese, che in alcuni casi risulta non essere ancora erogato, e che ormai è divenuto un bonus di 300 euro per il mese di marzo e 300 per quello di aprile.
Non una parola per la mancanza di nuovi fondi per il mese di maggio. Non una parola per il ritardo del pagamento delle cassa integrazioni. Creano un bando che equivale ad una corsa fra cavalli, chi tardi arriva male alloggia. Ha illuso, ma soprattutto fatto spendere centinaia di euro in dispositivi di sicurezza e lavori per garantire il distanziamento, tutti a spese degli esercizi che ora si trovano senza riapertura e con i soldi spesi. La macchina burocratica è completamente ingessata e allo stremo. Non una critica ed un cambio di passo sulla sanità pubblica e sui danni di quella privata. Non una ricognizione dei dispositivi di sicurezza per avere la certezza e la garanzia che tutti possano averne accesso e reperirli sul mercato.
Non una parola di confronto con il personale sanitario, voluto nei tavoli tecnici, ma poi ignorato nel momento delle scelte fatte sempre di tarda ora e senza criterio. Che dire, questo è solo l’inizio, ne vedremo delle belle. Nel frattempo l' invito è a tutti gli esercenti, i possessori di partita iva, gli autonomi e tutti quei settori tagliati fuori o illusi per l’inettitudine di questa classe politica, ad unirsi per far sentire la loro voce. Noi non siamo i vostri burattini, noi non siamo carne da campagna elettorale! Ordinanze a trucco, polemiche e chiacchiere in TV, da Roma a Cosenza, ma pochi fatti concreti a favore dei cittadini. Le bollette chi le paga? I soldi per l’affitto dove bisognerà cercarli? I piccoli commercianti come sopravviveranno? È a queste domande che bisogna rispondere. Un sindaco e una governatrice all’altezza non dormirebbero la notte per cercare soluzioni, andrebbero a battere i pugni e parlerebbero sinceramente. Invece qui assistiamo a spettacoli indecorosi da parte di una classe politica che non vale ormai a niente. Lunedi alle 10.30 saremo sotto la Prefettura, con le dovute attenzioni, per denunciare la situazione ormai drammatica e l’atteggiamento inaccettabile delle istituzioni locali. Cosenza pretende risposte subito. C’è gente che non sa più come vivere.”