Dichiarazione della consigliera Carlotta Celi (Catanzaro con Abramo):
“Ho trovato particolarmente azzeccata la proposta dell’assessore alla Pubblica istruzione, Concetta Carrozza, di istituire una cabina di regia formata da amministrazione comunale, dirigenze scolastiche, Ufficio scolastico regionale e Regione per individuare alcuni punti fermi in vista della ripartenza, da settembre, del mondo scolastico. Ci saranno tempo e modi di valutare e introdurre determinati criteri, anche se è necessario che il governo nazionale, che finora ha fatto poco o nulla se non andare avanti a suon di ipotesi, dia regole più chiare e, soprattutto, garantisca alle scuole risorse indispensabili per adeguare la didattica alle norme imposte dal coronavirus.
Della proposta dell’assessore Carrozza condivido le perplessità in merito all’ipotesi di alternare le classi, consentendo da una parte lezioni in presenza, dall’altra lezioni in streaming. È qualcosa che può andar bene forse per gli studenti più grandi, gli adolescenti, ma che non ritengo possibile per quelli più piccoli. In particolare, e lo dico anche per via della mia diretta esperienza di mamma, la presenza fisica dei bambini, ovviamente con le precauzioni del caso, è importante soprattutto negli asili. Un bimbo di 3, 4 o 5 anni non può seguire lezioni a distanza, né le mamme possono sostituirsi alle maestre, quindi ben vengano le turnazioni, ma solo in presenza, magari con avvicendando 12 bambini per volta. Su questo fronte, comunque, c’è un assoluto bisogno che dal governo e dal ministero dell’Istruzione provengano regole ben definite, visto e considerato che a Roma dovrebbero essere ben consapevoli delle diversità di strutture fra il sud e il nord, per esempio, anche se a Catanzaro, grazie all’amministrazione, abbiamo edifici scolastici all’avanguardia.
Un’altra questione da risolvere riguarda le mense, che andrebbero sanificate dopo ogni turno, e quindi vanno previste e accantonate le necessarie risorse. E, ancora, per tutelare la sicurezza di tutti, operatori e bambini, prevedere la misurazione della temperatura all’ingresso, la sanificazione degli ambienti (e negli asili dei giocattoli) oltre che del materiale didattico utilizzato. Per ciò che riguarda invece la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici, l’amministrazione è sempre stata tempestiva e, sono sicura, lo sarà a maggior ragione anche adesso sperando, però, che dal governo nazionale, oltre ai proclami, arrivino indicazioni precise e fondi certi e utilizzabili”.