In questi mesi di emergenza coronavirus, secondo l’autorevole opinione del procuratore Gratteri, “la 'ndrangheta e' gia' arrivata prima dello Stato e nel mirino c'è il brand Italia".  
Il Procuratore in una intervista a “La Stampa” si è detto convinto "la 'ndrangheta e' una delle aziende italiane piu' solvibili" e che “c’è un welfare mafioso, che approfitta della mancanza dello Stato, e c'è il doping economico di cui hanno bisogno imprese e attività' commerciali per non fallire" e le mafie che "hanno una liquidità' sterminata dunque investono i proventi del narcotraffico internazionale, settore  in cui la 'ndrangheta e' leader nel mondo", e anzi "quasi monopolista".
La scarcerazione di imputati per mafia a causa del rischio di contagio, "non e' stato un bel momento per noi perche' l'opinione pubblica potrebbe averlo visto come un segno di debolezza" anche perche' "l'1 maggio, su una popolazione carceraria di 60 mila detenuti, abbiamo avuto 159 casi di Covid. Due mesi e mezzo fa, quando erano 23, avevo detto che era piu' pericoloso sostare in piazza Duomo che stare a San Vittore".