CATANZARO – 6 MAGGIO 2020. “Quirino Ledda ci ha lasciato
cinque anni fa. Le sue battaglie per i diritti e l’emancipazione dei braccianti
e delle braccianti calabresi, contro la ‘ndrangheta, a favore dei ceti sociali
piĆ¹ deboli e disagiati, per la salvaguardia dei beni culturali, sono la grande
ereditĆ che custodiamo gelosamente con immutato affetto. Una storia, quella di
Quirino, di un grande uomo al servizio della comunitĆ e delle istituzioni in
maniera semplice e intensa da cui traiamo insegnamenti e ispirazione ogni
giorno, nella nostra azione tanto nella cooperazione quanto nella quotidianitĆ
di rapporti e relazioni”. E’ quanto afferma Lorenzo Sibio, presidente di
Legacoop Calabria che ricorda Quirino Ledda nel giorno dell’anniversario della
sua scomparsa, il 7 maggio 2015.
“Quirino era un uomo di parte, prima di tutto perchĆ©
aveva scelto da quale parte stare: quella dei piĆ¹ deboli e della terra che, da
sardo, aveva imparato ad amare piĆ¹ dei calabresi stessi – continua Sibio -,
dalla parte della giustizia e della legalitĆ . Di Quirino, che negli anni '90
aveva istituito il settore “sociale” all'interno della Lega della cooperativa,
sono stato orgoglioso discepolo. Ho imparato il valore profondo della
solidarietĆ e della cooperazione come strada diversa al mondo dell’economia e
dell’impresa, che promuovendo il “fare insieme” per il bene comune ĆØ capace di
migliorare la vita propria e di tutti. Un patrimonio morale ed etico – conclude
il presidente di Legacoop Calabria - che Quirino ci ha trasmesso con la
naturalezza del suo essere uomo libero, sempre e comunque e che abbiamo il
dovere di preservare e nello stesso tempo comunicare per salvaguardarne il
ricordo, prima, e il valore di didattico, in un contesto di disumanizzazione e
disagio che il nostro responsabile di Legacoop Sociali avrebbe sicuramente
contrastato con l’onestĆ ,la generositĆ e la fermezza che abbiamo imparato
ad amare, e non dimenticheremo mai. Nell’attesa di poterlo ricordare con unainiziativa pubblica che
avremmo voluto realizzare ma che siamo stati costretti solo a rinviare”.