Abbiamo incontrato Alessandro Sirianni, Presidente del Comitato Pro Ospedale del Reventino che ci ha concesso una breve intervista riguardo il Nosocomio di Soveria Mannelli 

- A Suo avviso perché non viene potenziato, soprattutto in questo momento, il Presidio ospedaliero del Reventino?
 E quello che mi chiedo, visto che in altri ospedali sta arrivando strumentazione, mentre altri che sono stati chiusi dai DCA che hanno preceduto il Dca 64 addirittura vengono riaperti. Eppure l'ospedale è ubicato in zona disagiata, credo debba avere maggiori tutele. A decidere sulla riorganizzazione della rete ospedaliera è il Commissario Cotticelli in sincronia con la Regione.

- La ripresa dell'Ospedale porterebbe a una rivalutazione del territorio ed a un aumento del lavoro?  soprattutto ora che si avvia una situazione delicata in cui l'impiego è divenuto una priorità emergente, una maggiore attenzione verso la sanità andrebbe di pari passo con un aumento del lavoro?
 L' ospedale dal 74 ha avuto una doppia funzione, come del resto accade per tutti i presidi dello stato, non solo per l'ospedale. Ha offerto una sanità di qualità, che via via ha assunto connotazioni al ribasso per via della spending review. Oggi perlopiù si caratterizza con funzioni diagnostiche e ambulatoriali, che andranno riviste. Oltre alla funzione sanitaria offre una funzione secondaria che sarebbe l'indotto, è ovvio che lo genera, anche in questa fase decadente. Una rinascita della struttura conseguenzialmente provoca anche quella del territorio.

-Le Amministrazioni comunali del territorio, stanno sostenendo con forza la battaglia portata avanti dal Comitato Pro Ospedale?
 Il Comitato ha da sempre avuto un binario diverso da quello delle amministrazioni. Noi siamo la sirena, siamo le vedette che si agitano non appena c'è un allarme. Mettiamo sempre sul piatto ciò che non va, oltre che proporre soluzioni. Ci interfacciamo spesso con deputati a cui interessa la nostra lotta, e spesso inoltriamo mail, o messaggi su whats app ai sindaci di tutto il comprensorio, per informarli su ciò che accade. Alcuni portano il problema in sede consiliare, altri hanno deliberato a favore di un nostro documento. Credo che in questo momento ci si deve muovere un po tutti, perché lo stato va nella direzione di potenziare il servizio pubblico e per farlo sta destinando risorse allo scopo, questo è il momento buono.

- Quali sono i progetti futuri del comitato?
Stiamo per organizzare un nuovo direttivo, alcune persone ci hanno chiesto di volersi impegnare. I progetti futuri non esistono, in quanto in quest'ambito tutto varia dal giorno alla notte. Su tutto,  premeremo affinché il nostro documento che abbiamo consegnato a Cotticelli venga accolto e reso esecutivo. Per il resto non ci resta che stare attenti alle dinamiche che interessano il comparto e cogliere ogni eventuale segnale per trasformarlo in opportunità.

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in foto il Presidente del Comitato Pro Ospedale Alessandro Sirianni