CATANZARO – 9 MAGGIO 2020. “L’emergenza economica
determinata dalle necessarie misure di contenimento della diffusione del Covid
19 ha deteriorato ulteriormente un sistema complessivo già bloccato da un
quadro di stagnazione economica ventennale. Una situazione amplificata nelle ataviche
difficoltà che frenano lo sviluppo nel nostro contesto regionale, che si muove
su un tessuto economico e sociale sempre più fragile. La grave crisi
conseguente alla diffusione del contagio ha colpito la anche la cooperazione,
piccole e grandi imprese che operano in settori strategici che vanno dai
servizi scolastici a quelli in agricoltura: le filiere, sia produttive che dei
servizi (alle imprese e alla persona), devono essere riattivate con un
drenaggio di liquidità imprescindibile per far ripartire la macchina. Delle
difficoltà , delle istanze e delle misure necessarie per la cooperazione avremmo
voluto parlare al tavolo per l’economia istituito dalla presidente della
Regione Jole Santelli, quella task force a cui siamo stati tardivamente a fare
parte ma che non è stata mai convocato”. E’ quanto afferma in una nota il
presidente di Legacoop Calabria, Lorenzo Sibio intervenendo in merito alle
misure economiche illustrate dalla governatrice Santelli per sostenere le
imprese in crisi a causa del lockdown.
“Ci ritroviamo, quindi, ad essere informati di queste
importanti misure a sostegno delle imprese, parliamo di 120 milioni di bilancio
regionale messe a disposizione, a mezzo stampa: non un confronto, non una
riunione – afferma Sibio -. Legacoop, da oltre 40 anni, in Calabria
sviluppa servizi e progetti per far nascere e far crescere imprese cooperative
e promuove la cultura cooperativa, affermandone i valori distintivi e
sostenendo con la propria azione di rappresentanza il ruolo economico, sociale
e civile e la capacità di rispondere ai bisogni delle persone che
caratterizza le imprese cooperative. Rappresentiamo, quindi, una parte
importante del sistema produttivo calabrese che nella definizione delle misure
per la ripresa economica è stata completamente – ma speriamo inconsapevolmente
– ignorata. Non entriamo nello specifico di misure di un sostegno economico che
per come sono state strutturate – si configura un vero e proprio click day –
non faranno altro che aumentare la confusione in atto nelle richieste di aiuto
economico, frenate da una burocrazia tutt’altro che snella. In questa fase ci
saremmo aspettati più semplicità che diventa sinonimo di celerità : le imprese
affogano nella disperazione dei debiti, non hanno tempo di interpretare
scartoffie. Ma di tutto questo – conclude il presidente Sibio - noi vorremmo
parlare con la presidente della Regione e i rappresentanti istituzionali al
tavolo preposto alla discussione dei temi economici con tutti gli attori del
sistema produttivo calabrese, di cui il mondo della cooperazione è parte
integrante. E’ quello che chiediamo con forza: vogliamo e dobbiamo essere
coinvolti. Non possiamo ragionare per compartimenti stagni, perché è vero che
nessuno si salva da solo e noi che ci occupiamo di cooperazione lo sappiamo
bene”.