Riportiamo la lettera aperta inviata al Sindaco di Lamezia dall'Associazione Senza Nodi per informarlo sulle potenzialità dell'Ospedale lametino e sui macchinari e laboratori ivi giacenti nell'abbandono.
"Attrezzature all’avanguardia, che costano centinai di migliaia di euro, capaci
di fare i tamponi per il Corona Virus, sono ferme all’ospedale di Lamezia.
Sindaco, i tempi delle attese sono finiti, nemmeno davanti alle evidenza della
sua utilità fondamentale, l’ospedale di Lamezia Terme viene preso in
considerazione
Macchinari del valore di milioni di euro, disponibili nella Microbiologia
dell’ospedale di Lamezia Terme, utili a dare la risposta dei tamponi in tempi
brevi, (poche ore) rimangono inutilizzati nel più completo disinteresse della
Regione Calabria. Tre gli strumenti utili a dare risposte per almeno 100
tamponi al giorno, uno addirittura fa due tamponi in un’ora e trenta minuti, (
certo esistono quelli che ne fanno 12, ma chi li ha?) Questi apparecchi sono
all’interno della Microbiologia dell’ospedale di Lamezia Terme ed in questi
mesi in cui avere una risposta all’esito del tampone sul Corona Virus è stata
di estrema importanza per la vita di tutti, sono fermi o sottoutilizzati per
altri virus. La strumentazione, fornita e “fittata” all’ospedale dalle ditte
Roche e Biomerieux, ha sempre fatto della Microbiologia lametina, oggi CHIUSA,
una delle migliori strutture della Calabria, per farla ripartire subito
basterebbero i tecnici ed i reattivi. Pare che si stia provvedendo ad ordinare
qualche reattivo, magari fosse così! Ma è sempre tutto sulle spalle dei
dirigenti dell’ospedale che spesso trovano un muro in Regione. Resta comunque
l’enigma su quali reattivi, per quanti tamponi e per quale macchinario? E poi i
tecnici? Il personale era già stato chiesto prima del Corona Virus e come tutto
l’altro personale richiesto dall’ospedale non è mai arrivato, ancora oggi è
tutto sulle spalle e sulla volontà dell’ospedale, la Regione tace e non
ascolta. Oggi a Lamezia c’è il Laboratorio di Patologia clinica che ha 6
tecnici e che questo anno ha lavorato 1 milione di esami di routine e oltre 300
mila in urgenza, tutto con una carenza di personale dirigente e tecnico
cronica. Sono numeri che fanno poche strutture in Calabria. Da quando stiamo
chiedendo la riapertura della struttura di Microbiologia a Lamezia Terme,
quanti tamponi si sarebbero potuti fare? E forse bisognerebbe interrogarsi
anche sul fatto che qualche vita si sarebbe salvata. L’aiuto che la
Microbiologia lametina avrebbe potuto dare a Catanzaro e a tutta la Calabria,
può continuare a passare come una nota inutile? Nella fase due è ancora di
grande importanza aprire e far funzionare questa struttura. Le risposte sui
tamponi arrivano dopo 48 ora se si è fortunati, non riescono a farli nemmeno
agli operatori sanitari e alle categorie a rischio e allora perché non attivare
i macchinari di questa struttura che potrebbe consentire anche un grande lavoro
di supporto anche in questa fase due, dove il tampone è di enorme importanza?
Possibile ancora nessuno debba rendere conto, nemmeno davanti ad un’emergenza
che porta via la vita a degli esseri umani? E’ inevitabile ormai porsi queste
domanda davanti all’evidente volontà di non prendere in considerazione l’aiuto
che Lamezia Terme può dare a tutta la regione. Si ignora le potenzialità di
questo territorio da anni, ma rendersi conto che nemmeno la grave difficoltà
con la quale ci sta facendo confrontare il Covid 19, nemmeno il pericolo e la
morte porta “chi di dovere” a valutare cosa può fare l’ospedale di Lamezia
Terme a favore di tutti, è veramente, incredibile."
Nadia Donato Associazione Senza Nodi