Lo scoppio della pandemia ha messo in evidenza la totale debolezza del tessuto produttivo, economico e sociale dell’Italia. Tale verità si è resa ancora più vivida nelle regioni del Sud che necessitano nell’immediato di un piano di investimenti ed interventi mirati per capovolgere una situazione già compromessa, portando verso l’alto la curva dello sviluppo economico. Tutti i settori hanno subìto un arresto obbligato, come effetto della crisi economica in atto e se per molti è iniziata la Fase 2, per altri la famosa “Ripartenza” rimane una grande incognita. Il turismo ma anche cultura, spettacolo e il settore cinematografico pagano uno dei prezzi più alti. Esse non sono soltanto delle mere sigle senza alcun significato ma rappresentano una filiera composta da migliaia di operatori che grazie al loro lavoro creano, sviluppano e arricchiscono un mercato economico e culturale di rilevanza fondamentale, con un volume produttivo superiore al miliardo di euro l’anno e, compreso l’indotto, oltre 100mila occupati. “Ogni mese di fermo equivale a circa 100 milioni di danni” come affermato da Giancarlo Leone, presidente dell’Associazione Produttori Audiovisivi che rimarca come nei Decreti del Governo, dapprima completamenti dimenticati, appaiono ora misure di sostegno veramente irrisorie e umilianti.
In Calabria, con la riqualificazione della Film Commission e con l’approvazione durante la scorsa legislatura della Legge Regionale in materia, si è dato valore ad un mercato in passato spesso dimenticato e non valorizzato. Ovviamente servono ulteriori sforzi per recuperare il gap con altre realtà regionali che hanno investito nel settore cinematografico in maniera preponderante, sapendo che tale azione avrebbe potenziato il motore economico, soprattutto in funzione di mercati complementari come il turismo e l’agroalimentare. 
Questa è l’occasione giusta per imprimere una nuova accelerata al settore, tenendo in considerazione i tanti liberi professionisti e gli autonomi che vi lavorano e generano occupazione. 
È fondamentale comprendere che il Cinema non è composto soltanto da registi, attori o produttori ma da svariate figure, quali: sceneggiatori, truccatori, costumisti, scenografi, macchinisti, elettricisti, direttori della fotografia, montatori audio e video, musicisti, senza dimenticare tutte le figure e aziende complementari che da questo ne beneficiano.
Riteniamo doveroso come Italia del Meridione intervenire anche a favore di questa categoria, mettendo a fuoco la forza e la complessità di tale settore che, oggi più che mai, necessita di un aiuto forte e che possiede le capacità reali per influire sullo sviluppo del tessuto economico, culturale e sociale della nostra regione; senza dimenticare la rilevanza che esso determina nella valorizzazione del nostro immenso patrimonio paesaggistico, arricchito dalla maestosità storica e architettonica presente su tutto il territorio calabrese. Un vero set a cielo aperto che è stato possibile ammirare nelle ultime produzioni cinematografiche e televisive sostenute dalla Regione, è che hanno raggiunto il beneficio della distribuzione nazionale e per alcuni progetti anche internazionali. 
Diviene indispensabile però sostenere anche tutto il comparto “invisibile”, composto da quei professionisti autoctoni che caparbiamente investono e credono nello sviluppo del cinema prodotto in Calabria. Molti sono giovani che con lungimiranza hanno deciso di raccontare la propria terra, scavando a fondo, lì dove difficilmente un occhio estraneo saprebbe arrivare.
La Calabria e i calabresi vivono quotidianamente nell’urgenza di costruirsi basi economiche solide, volontà che dopo la pandemia sarà ancora più forte, ecco perché IDM, sostenitrice di lunga data di quel sogno di sviluppo territoriale, sostiene le richieste e le necessità che giungono da questo mondo. La via che porta verso la fine dell’emergenza può essere raggiunta solo attraverso uno sforzo di lungimiranza e d’investimenti rivolti a tutti i settori ma soprattutto a quelli realmente strategici, con la speranza che anche questa nuova Giunta sappia riconoscergli il giusto valore.
Prepararsi al dopo significa costruire ora, mostrando un’immagine diversa e più viva della nostra terra. Il cinema non può attendere, il turismo non può attendere, la Calabria non ha più tempo da perdere, perché ormai “Utta a fa juornu c’a notti è fatta” (La notte contiene già l’albore del giorno).


PIER LUIGI SPOSATO
REGISTA, REFERENTE IDM CINEMA E AUDIOVISIVO