Quale sarà la scuola che
studenti e docenti si ritroveranno a vivere a partire da settembre? Mentre le
istituzioni stanno cominciando a dare le prime risposte, la docente di
Psicologia all'Università di Padova e membro della task force organizzata dal
ministero dell'Istruzione, ne ha parlato nel corso di un dibattito online
organizzato nell'ambito di Parole O_stili
ROMA - Quale sarà la
scuola che studenti e docenti si ritroveranno a vivere a partire da settembre?
Mentre le istituzioni stanno cominciando a dare le prime risposte, questo
pomeriggio se n'è parlato nel corso di un dibattito online organizzato
nell'ambito di Parole O_stili, l'evento dedicato all'uso consapevole del
digitale ideato dall'omonima organizzazione.
"Al di là degli
spazi e degli orari, vorremmo che ci fosse una didattica di vicinanza, che non
deve per forza essere fatta in presenza. Distanza o vicinanza sono significati
che il nostro cervello riconosce in relazione a come si pone la persona che
abbiamo davanti. La didattica di vicinanza è la condizione etica verso cui
tutti dobbiamo andare - ha commentato Daniela Lucangeli, docente ordinaria di
Psicologia all'Università di Padova e membro della task force organizzata dal
ministero dell'Istruzione - il nostro fine è quello di trasformare questa
esperienza di apprendimento in una modalità non passiva ma di comunità . Con gli
altri membri del comitato ci stiamo impegnando a riflettere insieme. Stiamo
cercando di disegnare, ciascuno secondo le proprie competenze, una scuola che
non è un edificio ma una comunità fluida che ha come obiettivo il migliore
successo nella crescita dei nostri ragazzi".
Il dibattito, moderato
dal giornalista e autore tv Federico Taddia, ha coinvolto anche Nicoletta, una
maturanda, e il dirigente scolastico Daniele Barca. "Mi manca vedere i
compagni, la campanella, l'intervallo - ha detto la studentessa -. Il rapporto
con gli insegnanti è cambiato, ma continuano ad esserci molto vicini. La
maggior parte dei sta portando avanti la didattica, anche se a distanza".
La quarta edizione di
Parole O_stili e' stato aperto questa mattina dalla ministra dell'Istruzione
Lucia Azzolina, che ha parlato dell'importanza del digitale e del suo utilizzo
positivo. "Internet era una nicchia, ora ci siamo accorti che invece può
essere utile per fare formazione - ha commentato Daniele Barca - a settembre
immaginiamo di lavorare sia in presenza che a distanza, mettendo insieme la
relazione e l'autonomia". (DIRE)
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