Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota stampa del Consigliere Mauro De Grazia che aggiunge ulteriori elementi alla problematica, già da lui sollevata con un articolo apparso oggi su un quotiodiano.  
Ecco il testo della nota:
"Sulla Gazzetta di oggi è apparso un articolo che invita il Sindaco a non perdere più tempo e pagare il dovuto a chi ha prestato servizio elettorale. Ringrazio la giornalista per il prezioso spazio – afferma Mauro De Grazia, consigliere comunale – ma è bene spiegare in maniera dettagliata il discorso.
Il ventisei gennaio scorso la Calabria, e quindi anche Decollatura, è stata chiamata alle urne per il rinnovo del consiglio regionale. Oggi, a distanza di oltre cento giorni il nostro comune detiene il vergognoso primato di morosità nei confronti di chi ha lavorato quel giorno.
Già dal mese di Marzo il sottoscritto ha richiesto più volte, in maniera telefonica, al Sindaco ed ai componenti della maggioranza di darsi una mossa per saldare quantomeno scrutatori e presidenti di seggio. Ma niente, il silenzio dei colpevoli.
Dopo numerose segnalazioni di chi ha svolto il servizio elettorale al sottoscritto (visto il muro posto dal Sindaco) che chiedeva aiuto poiché la pandemia ha visto una riduzione delle finanze familiari, ho cercato “con le buone” di ricevere udienza e di velocizzare i pagamenti. Sicuramente il mio errore è stato quello di non mettere per iscritto nulla e sperare nella coscienza degli amministratori. Cosa che non è successa. Non avete preso per fesso Mauro De Grazia, avete preso in giro chi aspetta da mesi il dovuto. Per questo motivo giorno sette maggio, dopo mesi di colpevole silenzio amministrativo, mi sono recato al Comune per protocollare richiesta al segretario comunale per sollecitare i pagamenti, nella speranza che riuscisse a mettere sale in zucca al Sindaco. La risposta del segretario è stata esattamente quella che mi aspettavo: ”Ho sollecitato nuovamente il Sindaco, vediamo”.
Ma cerchiamo di capire bene il perché non vengano evasi i pagamenti. Ad ogni elezione la macchina “burocratica” comunale si mette in moto: si predispone il personale a svolgere servizio elettorale si preparano i documenti da trasmettere alla Regione, in questo caso, (che provvederà a pagare ma il Comune di norma anticipa i saldi di scrutatori e presidenti) e in ultimo si sorteggiano gli scrutatori e ratificano i Presidenti di seggio. Insomma un lavoro lungo che richiede tempo e monte ore non indifferente. Ora, nelle precedenti elezioni (le Europee di Maggio) è successo un papocchio incredibile: gli scrutatori sono stati pagati sempre in netto ritardo ma i dipendenti interni che hanno svolto straordinario elettorale sono stati pagati meno del dovuto. Spiego bene: l’allora Assessore Serra ha predisposto per i dipendenti un monte ore che poi, dopo essere stato svolto, è stato modificato in corso d’opera con un semplice errata corrige. Fatto grave e sinonimo di incompetenza amministrativa disarmante. Successivamente il Sindaco ha comunicato internamente a chi ha svolto servizio elettorale, che si lamentava perché voleva il dovuto, che poiché si ravvisavano anomalie per quanto riguardava la comunicazione con gli Enti “superiori al comune” (quelli che dovevano pagare) non si poteva provvedere al pagamento totale delle spettanze dei dipendenti. Con tagli del pagamento monte ore di anche il 54%. Ergo, non vi paghiamo. Ma questa è un'altra triste storia.
Ora torniamo a noi e cerchiamo di concludere. Temo che ciò che è successo a Maggio 2019 si sia ripetuto nel Gennaio 2020 in una grottesca ciclicità. Nessuno comunica agli enti superiori e si resta fermi.
E’ evidente che la situazione è nel caos più totale come dimostra solo una semplice occhiata alla stanza del primo cittadino (a cui appena possibile farò una fotografia) traboccante di carte chiaramente non stipate secondo la classica “logica del disordine” ma accatastate nell’incuria e il lassismo più totali che riportano alla memoria la scrivania di Azzeccagarbugli di manzoniana memoria. C’è finanche la cartellina con il mio nome da Assessore, ed io mi sono dimesso da quasi due anni!  Ora, se io chiedo la risposta sarà “sono sola e non c’è personale” quindi evito proprio di pormi la domanda e mi rispondo solo.
Insomma il clima con i dipendenti, quei pochi che ci sono a detta del Sindaco, gli stessi che da relazione fatta sparire di un anno fa non sono capaci neanche di aprire una porta, è pesante e la diffidenza regna totale. In tutto ciò siamo costretti a leggere continui ammorbamenti su come le cose vadano bene e su come non bisogni avere fretta. Ma qua non si tratta di un’ordinanza che puoi copiare da un comune vicino, si tratta di ordinario! Ma stiamo calmi, keep calm… che mentre il medico studia il malato muore.
Pagate il dovuto a chi ha lavorato senza trovare scuse e senza dire “se lo chiede Mauro De Grazia manco acqua di pozzo!” Che fare il proprio dovere non è punto a favore di nessuno.
Vergognatevi e dimostrate equità!
L’unica cosa che è chiara al sottoscritto è che lorsignori ci tengono al titolo e alla facciata e non sopportano di essere pubblicamente sbugiardati. D’ora in avanti ogni volta che succederà qualcosa di poco chiaro eviterò la via media e dirò pubblicamente l’errore facendo nome, cognome e indirizzo!

Ultimo appunto prima di salutarvi, faccio presente ancora una volta che i gettoni di presenza che spettano per regolamento ai consiglieri non sono mai stati liquidati. Dal 2016 per essere onesti, anno in cui dai bachi della minoranza una giovane e rampante Angela Brigante li chiedeva a gran voce catechizzando sul fatto che il Sindaco deve essere tra la gente e non star chiuso al comune e ricevere su appuntamento. Complimenti, tutto cambia! Magari sarebbe ora di pagare il dovuto a chi c’è stato prima e a chi c’è adesso. Se poi, come dicono Sindaco Vicesindaco e neo Assessore - mi dispiace per voi ma a Gigi De Grazia e Mario Perri (che era consigliere prima) un ce damu nente, puanu scattare – ogni parola diventa inutile. Una però mi stuzzica e la dico, citando una vecchia direzione PD in cui rivolgendosi alla frangia dura e pura, quella che predica e razzola in modo diverso, quella della doppia morale, un giovane Giachetti disse: “Avete la faccia come il culo”.

Mauro De Grazia