L’Amministrazione comunale di Bianchi si associa all’ appello di Discovering Reventino per la difesa e tutela della grotta del brigante “Pietro Bianco” e rileva che, negli anni, gli attuali amministratori (in carica dal 28 maggio 2019), da cittadini’ si sono sempre prodigati e sostenuto lo sviluppo del territorio e del sito, in particolare per la storia che rappresenta.
In una nota a firma del Sindaco di Bianchi prof. Pasquale Taverna si legge " Siamo dispiaciuti che a oggi uno degli itinerari di accesso alla “grotta” è quasi inaccessibile a causa taglio del bosco, rendendo vani gli sforzi e l’impegno messi in atto da più soggetti per raggiungere la stessa e fruire dello spettacolare percorso storico naturalistico. Teniamo a precisare che il sito in questione ricade su terreno privato, non demaniale, su cui il Comune non ha potere di gestione fin quando lo stesso non sarà dichiaro di valore storico ambientale dagli Enti competenti. A tal proposito l’Amministrazione comunale sta già lavorando su questa ipotesi. Pur non ritenendoci responsabili dell’accaduto ne’ chiamati in causa e apprezzato  l’interessamento del Discovering Reventino, ci viene spontanea la domanda: come mai la notizia diventa pubblica solo oggi a distanza di un anno e mezzo circa dal taglio del bosco? Circostanza questa già nota a Discovering per aver organizzato a giungo 2019 una escursione alla grotta del brigante alla quale partecipò anche la cantastorie Francesca Prestia. In quella occasione la neo amministrazione comunale consegnò delle targhe ricordo alla cantastorie e allo stesso Discovering Reventino, a sostegno dell’iniziativa a promozione del territorio ed ospitando l’intero gruppo nel Museo delle pergamene del cinquecento.   In ogni caso si ricorda che, la grotta, oggi, nonostante tutto, può essere raggiunta attraverso altri tre itinerari e si precisa che il taglio o diradamento del bosco è sempre soggetto a direttive  regionali. "