"Gli italiani non hanno sopportato i lunghi mesi di lockdown per vedere vanificati i loro sacrifici dall'apertura incontrollata dei porti. I calabresi hanno contenuto il diffondersi dell'epidemia con il rispetto delle regole, e ora vedono i loro confini spalancati a chi proviene da paesi in cui sono presenti vasti e pericolosi focolai. La Calabria è sempre stata terra di accoglienza, ma deve continuare a proteggere il proprio fragile sistema economico e sanitario dalla minaccia del coronavirus e non può essere sacrificata sull'altare delle battaglie ideologiche". Ad affermarlo a proposito dei 28 migranti positivi sbarcati a Roccella Jonica (Rc), annunciando nel contempo la presentazione di un'interrogazione al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro dell'Interno Luciana Lamorgese, è la deputata calabrese di FdI Wanda Ferro. "Come ha rimarcato l'assessore al Turismo Orsomarso - spiega Ferro -, essere una regione libera dal Covid ha consentito alla Calabria di proporsi come meta turistica sicura, con riscontri incoraggianti in termini di presenze e prenotazioni. Il turismo è linfa vitale per l'economia regionale, ma se si trasforma la Calabria nel pre-triage Covid dell'Europa, ogni sforzo delle istituzioni, degli imprenditori e dei cittadini sarà mandato in fumo". Poi Ferro conclude: "Occorre un impegno straordinario per controllare le coste ed impedire gli sbarchi di soggetti positivi al coronavirus che rischiano di fare esplodere una pericolosa ondata dell'epidemia, che rappresenterebbe un colpo letale per le regioni del Sud".