DIETA MEDITERRANEA ITALIANA E L'IDENTITÀ CALABRESE DIMENTICATA. LETTERA APERTA ALLA MINISTRA BELLANOVA DA PARTE DI DANIELE BASTA(IDM). 

Cara Ministra Teresa Bellanova,
in occasione dei 10 anni di patrimonio UNESCO della Dieta Mediterranea  e alla luce delle iniziative del Governo volte alla tutela, alla salvaguardia e alla protezione di questo bene immateriale, resto perplesso e allibito di come non sia stata considerata (per l'ennesima volta) la Calabria, simbolo della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento. Si cara Ministra, perché la Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento è calabrese, esattamente di Nicotera. Questa cittadina, all'epoca in provincia di Reggio Calabria, rappresentava la terza cittadina italiana scelta in autunno del 57' da Ancel Keys nel suo Seven Countries Study. Le evidenze scientifiche portate avanti da Keys e colleghi dimostrarono come in questa cittadina si registravano all'epoca i minori tassi di mortalità cardiovascolare di tutta Europa. Pensi che la prevalenza dell'infarto al miocardio negli uomini dai 45 a 65 anni era del 0,01% (4 casi su 598 esaminati nel 1957), d'altronde ipertensione, sovrappeso e obesità erano quasi del tutto inesistenti. Tali evidenze erano così importanti tanto che il regime alimentare di Nicotera venne riconosciuto nel corso degli anni come Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento, un vero e proprio modello da seguire in ottica di salute e di prevenzione cardiovascolare. Un regime alimentare caratterizzato prevalentemente dal consumo di verdura, cereali integrali, legumi, frutta, olio extravergine d'oliva, pochissima carne, soprattutto bianca e pesce azzurro. Un regime alimentare improntato sul consumo di alimenti locali dalle proprietà nutrizionali uniche, come il bergamotto, utilizzato all'epoca anche come condimento, un agrume ricco di polifenoli dalle importanti caratteristiche ipocolesterolemizzanti e antiossidanti, come dimostrano varie evidenze scientifiche; come la cipolla rossa di Tropea, della quale vari lavori scientifici evidenziano, rispetto alle altre varietà, l'elevato contenuto in quercitina, un composto dalle note proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche. Pensi, cara Ministra, che secondo l'indice di Adeguatezza Mediterraneo (THE MEDITERRANEAN ADEQUACY INDEX), un valore che esprime il rapporto tra l'energia totale fornita dai gruppi alimentari appartenenti alla Dieta Mediterranea (cereali, frutta, legumi, vegetali, pesce, olio d'oliva) e l'energia totale fornita dai gruppi alimentari non appartenenti alla Dieta Mediterranea (latticini, carne, uova, grassi animali, zuccheri), Nicotera superava di gran lunga Crevalcore, Montegiorgio e, ovviamente, gli USA.  In letteratura scientifica esiste una correlazione inversa tra il valore dell'indice MAI e la mortalità cardiovascolare in popolazioni di culture differenti.  Più è alto il valore di questo Indice e più è ridotto il rischio cardiovascolare. Ministra, addirittura è stato stimato come Un aumento di 2,7 unità dell'indice MAI corrisponda ad una riduzione del 26% della mortalità cardiovascolare in 20 anni e del 21% in 40 anni. Nicotera all'epoca aveva il valore più elevato di tutti di Indice MAI, tanto da essere considerato come modello alimentare di riferimento italiano della Dieta Mediterranea, un regime alimentare che, come dimostrano innumerevoli evidenze scientifiche, è associato a ridotto rischio di patologie cardiovascolari, di tumore (soprattutto carcinoma mammario e carcinoma al colon), di condizioni neurodegenerative (Morbo di Alzheimer e Parkinson) e di mortalità totale. Ministra Bellanova, le evidenze scientifiche sono chiare, il modello alimentare di Riferimento Italiano della Dieta Mediterranea è nato a Nicotera, non me ne vogliano a Pollica o in altre zone Italiane simili, meravigliose per cultura, tradizioni e paesaggi, ma che non possono fregiarsi dello stesso valore scientifico di questo bene immateriale che è tutto calabrese. Da qui, la mia delusione, cara Ministra, per non aver minimamente considerato la Calabria nelle sue parole e soprattutto nelle iniziative di tutela e di salvaguardia della Dieta Mediterranea, lo trovo offensivo nei confronti di tutti i calabresi, persone nate in una terra difficile, maltrattata, abbattuta, ma ancora in grado di lottare per rivendicare un dono che le spetta.

DANIELE BASTA
Dirigente Provinciale Idm

Referenze scientifiche
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/16151276/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/15482621/
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/11476358/
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4586562/
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0939475304800528