Il disastro della Sanità in Calabria, divenuto ormai un fatto di cronaca di dominio nazionale, ha creato in tutti i cittadini un senso di abbandono riguardo a un argomento che sicuramente risulta vitale nella nostra società.

Le disastrose notizie arrivate poche giorni fa, che parlano della chiusura del pronto soccorso dell'Ospedale G. COMPAGNA di Corigliano Rossano e della grande sofferenza del Pronto Soccorso dell'altro Nosocomio della Città, il "Nicola Giannattasio", ci mettono ancora di più angoscia e pongono drammaticamente in evidenza la totale assenza di un piano risolutivo e complessivo nei confronti delle strutture sanitarie del territorio.
Se poi associamo il disastro sanitario del nostro territorio, fatto di gestioni e nomine fuori da qualunque logica, ad un'altra allarmante questione, ovvero, la mancanza di personale sanitario, il quadro diventa sempre più fosco. Da molto tempo, nelle nostre strutture ospedaliere, accusiamo la mancanza di medici e personale sanitario, che porta le poche figure presenti a orari di lavoro assolutamente fuori controllo.

Per quanto se ne possa dire, la soluzione di chiamare medici da altre aree geografiche, non rappresenta certo la risposta migliore ed è solo un tampone a una falla che persiste da tanto tempo.
Come Movimento giovanile di Italia del Meridione pensiamo che, già da oggi, si debba guardare al domani, senza attendere che le emergenze ci arrivino fra capo e collo. A questo proposito crediamo che, per esempio, si potrebbe pensare alla revisione delle facoltà universitarie sanitarie a numero chiuso, che da sempre risultano per moltissimi giovani una realtà inaccessibile e non certo per loro demeriti. Solo aprendo l'accesso allo studio della medicina e delle professioni sanitarie a tanti giovani meritevoli potremmo forse, nel medio periodo, aggredire in modo strutturale le carenze del nostro sistema sanitario, partendo appunto dalle fondamenta.
In un momento così delicato per la nostra Sanità, nel quale certamente occorrono soluzioni immediate ed efficaci, non bisognerebbe però perdere di vista lo sguardo rivolto al futuro e questo futuro non può che partire dalle capacità di apprendere e di studiare delle nuove generazioni.
STEFANO VITERITTI
SEGRETARIO PROV. GIOVANI IDM