La Calabria da domenica sarà in zona gialla ed è
classificata a basso rischio. Ăˆ quanto si apprende da fonti del Ministero della
Salute. Sono invece in area arancione le Regioni Puglia, Sardegna, Sicilia,
Umbria e la Provincia Autonoma di Bolzano. E' quanto prevedono le nuove
ordinanze che il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e
delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerĂ in giornata.
Le ordinanze andranno in vigore a partire da domenica 31
gennaio. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e
delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerĂ in giornata nuove ordinanze
che andranno in vigore a partire da domenica 31 gennaio. Sono in area arancione
le Regioni Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e la Provincia Autonoma di
Bolzano. Tutte le altre Regioni e Province Autonome sono in area gialla".
Ăˆ quanto si apprende da fonti del Ministero della Salute
Per quanto riguarda l’attivitĂ di bar e ristoranti nelle
regioni gialle, potrĂ proseguire fino alle 18, anche la domenica. Si puĂ² quindi
pranzare al ristorante, mentre il servizio di asporto è disponibile fino alle
22. Non ci sono limiti di orario per la consegna a domicilio, si legge nella
Faq, ma essa “deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul
confezionamento e sulla consegna dei prodotti”. Il dpcm di gennaio ha
introdotto regole piĂ¹ stringenti per l’asporto: i bar non potranno piĂ¹
effettuare questo servizio dopo le 18. In zona gialla riaprono i musei, ma solo
nei giorni feriali, quindi dal lunedì al venerdì: è quanto stabilito dal nuovo
dpcm in vigore dal 16 gennaio. Chiudono invece per tutti i centri commerciali
nei festivi e pre festivi, dunque per i week end, perché considerate zone in
cui c’è un alto rischio di assembramento; ma rimarranno aperti negozi
alimentari, farmacie, parafarmacie ed edicole che si trovano al loro interno.
Chiudono invece in tutto il territorio nazionale corner per giochi e bingo in
bar e tabaccherie. Tutti gli altri negozi restano aperti, nel rispetto delle
norme anti Covid vigenti. Si fermano anche i musei e le mostre, e la capienza
consentita sui mezzi pubblici è stata portata dall’80% al 50%.