C'è un momento, in politica, in cui la prudenza diventa complicità con l'esistente. Perché non sia così, è necessario fare manifesto, rendere manifesta la propria insofferenza. Vivere in esilio nel proprio paese è un'esperienza che ogni calabrese e siciliano, ogni napoletano, lucano e pugliese può raccontare. La legge di uno sviluppo economico che contempla il sottosviluppo come riserva di forza lavoro da sfruttare o come degrado sul quale misurare il successo di un solo modello funzionale, è stato ed è il ritratto del Mezzogiorno. Per uscire dalla narrazione del Sud come "questione", occorre che le tante menti brillanti e libere, figlie della nostra terra, prendano un'altra via, quella cioè del Sud come finestra sul Mediterraneo, senza nostalgia del passato ma che prospetti, senza distinzioni e distorsioni, nuove coordinate di sviluppo per un'Italia davvero unita.

Orlandino Greco