Dalla pagina del Comitato Pro Ospedale COME LA TELA DI UN RAGNO


L'Asp di Reggio é commissariata, l'Asp di Catanzaro é commissariata, gli ex Commissari ad acta Scura e Cotticelli insieme a funzionari dell'Asp di Cosenza indagati per aver falsificato bilanci aziendali a proprio vantaggio, il S. Anna sotto inchiesta per aver percepito indebitamente fondi per una Utic mai istituita, il Campus di Germaneto e la fondazione cui fa capo immersi in una impietosa "bancarotta". Questo si unisce a tutte le altre inchieste sull'ospedale di Crotone oltre che dipanarsi nella galassia di inchieste sulla sanità privata, dove la commistione tra politica e privati esce fuori come un complotto bulgaro. A fare da spettatori due milioni di calabresi, che ostinatamente vivono tutto questo in modo distaccato come se, il tutto sia una pianta parassita inestirpabile. Eppure si tratta del compendio sociale più nobile, quello che deve garantire la salute per diritto e non per una esecreante eccezzione che deve essere concessa "per piacere". Di fondo ci sono vizi storici, che hanno formato coscienze ammorbate da rapporti discutibili, elemosinando compiacenza. Eppure si parla - si parla - di riscatto morale, non c'è un solo organo di informazione che non ne parli, che non metta il tema al centro di ogni discussione. Non c'è un solo testo dei contemporanei nostrani che non lo spiattelli tra nugoli di sostantivi e aggettivi. Quasi un obbligo, che però non buca le coscienze, sempre avvolte nel vassallaggio antropologico. Il compare; ho un amico; chiamo mio cugino; andiamo a parlare con...; ti porto io; me la vedo io; andiamo da Don Mico. Tutte eccezzioni che superano ogni fantasia ideologica, ingarbugliata come la tela di un ragno.