È necessario che anche la regione calabria attivi con urgenza il sistema di screening volontario mediante l'utilizzo del test rapito antigienico su tampone rino-faringeo. Così esordisce il rappresentante di forza Italia, Frank Mario Santacroce, il quale spiega come molte regioni italiane, da ultimo il Piemonte, già da mesi hanno previsto l'estensione del programma di screening attraverso il test rapido delegando allo scopo non solo le Asp territorialmente competenti ma anche a tutte le strutture autorizzate per l'esercizio di attività sanitarie compresi ambulatori, poliambulatori, studi Mma, farmacie,, o socio/sanitarie e anche agli esercizi commerciali ex art. 5 DL 223/06 (parafarmacie) mediante l'utilizzo di personale sanitario con qualifica di medico o infermiere assicurando in questo modo un'adeguata rete di prevenzione d controllo del virus COVID-19. Consentire anche ai poliambulatori, alle farmacie e parafarmacie, prosegue Santacroce, consentirà, in un momento in cui la programmazione del piano dei vaccini va a rilento, di avere un sistema di tutela del territorio molto più ampio con tempi di esecuzione del test anti covid molto più rapidi, con costi molto inferiore, con possibilità di trasporto del campioni agevole e sicuro e la stabilità dei campioni atteso che è stato dimostrato la validità del test rapido. In questo modo si eviteranno anche speculazioni da parte di strutture private che in questo periodo hanno fatto del rischio contagio più che un servizio un vero e proprio business. L'invito, conclude Santacroce, è che il commissario Longo e la regione calabria accolgano anche la proposta presentata nei giorni scorsi dall'ordine dei farmacisti perché mira esclusivamente a garantire un migliore sistema di monitoraggio e prevenzione sul territorio ad esclusiva tutela dei cittadini estendendo i programmi di screening.