Pubblichiamo un intervento dell’ex assessore Mauro De Grazia, che su Decollatura Web ha postato il seguente intervento, cercando di avviare un dibattito sul futuro di Decollatura.
“ Ho letto con interesse i post di
forze politiche (Movimento 5stelle) e sociali (Agorà Decollatura) sulla
situazione politica locale e sulla voglia di cambiamento, e miglioramento, che
si vuole perseguire per ridare slancio alla gestione comunale di Decollatura.
Ne condivido i contenuti quando si discute della necessità di impegnarsi a
fondo per cercare di sortire dalle difficoltà economiche dell’Ente e concordo
anche sulla critica riservata a chi magicamente, dopo mesi di letargo, si
risveglia in periodo elettorale col solo scopo di agitare le acque senza mai
proporsi in prima persona. Di contro, l’ultimo articolo di Lista Unica, che
chiedeva ampia discussione programmatica sembra essere caduto nel vuoto. Ho
partecipato attivamente all’ultima competizione elettorale mettendoci la
faccia, la voce e le idee, e, in base all’esperienza maturata posso affermare
senza remore che parteggiare da semplici tifosi criticando gli altri per
partito preso non ha assolutamente senso. L’ho fatto anch’io, credendo che le
mie/nostre idee fossero migliori di quelle altrui e mi sono reso conto che se
non si comunica e cammina Insieme anche il vincitore è destinato al fallimento.
Faccio questa premessa poiché lo
scenario politico locale risulta, ancora una volta, frastagliato e divisivo.
Sento quotidianamente ragionamenti del tipo: loro no, quelli sono nemici, noi
siamo i migliori, noi siamo l’alternativa. Ma l’alternativa a cosa se la
situazione economica e sociale è drammatica? Abbiamo ancora intenzione di
dividere e pontificare l’uno i difetti dell’altro? Ho ricevuto telefonate dalle
forze “politiche” più disparate che offrivano la loro visione e chiedevano
partecipazione; la mia risposta è stata sempre la stessa:” occorre creare un
progetto inclusivo basato sul programma e sulla visione comune perché se ancora
si continua a sentirsi migliori degli altri ed a non ascoltare, il risultato
non porterà nulla”.
Non vi nego, cari lettori, che la
risposta datami è sempre la stessa (spesso accompagnata da una mezza risata): “
Ah quindi tu sei per la lista unica?”.
Ribadisco quello che dico da ormai
due anni.
La situazione di estrema gravità
impone a tutte le forze in campo, ai cittadini, e alla collettività l’obbligo
morale (quantomeno) di discutere di un progetto unitario basata su un programma
serio e attuabile e su una convergenza di idee. Questo non vuol dire essere per
la Lista Unica, questo significa ragionare attivamente e con pluralità anche
con gruppi che la pensano diversamente e dirsi chiaramente in faccia: lavoriamo
insieme. Con regole chiare, senza veti ne graticole che non servono a nulla ma
non sono altro che ripetere pappagallescamente ciò che si sente in giro senza
comprendere, con un modus operandi che non è quello dell’alleiamoci e
dividiamoci i candidati in lista. Se le elezioni del 2018 hanno lasciato un
insegnamento è che i “salvatori della patria non esistono” non esistono i buoni
ed i cattivi poiché oggettivamente una parte delle cose dette dalla minoranza
erano, sono, e si sono rivelate esatte così come la maggioranza non ha fatto
tutto male ed ha operato anche in modo positivo.
Questa sorta di appello che sto
scrivendo non è rivolto semplicemente a chi sta preparando le liste ed
affilando le armi per la campagna elettorale, né a chi ragiona ancora con
preconcetti accumulati nel tempo e soprattutto non vuole essere atto di
disperazione elettorale perché qualche “politico” più fine potrebbe ragionare
scioccamente così. Penso di aver dimostrato sul campo che non è mio interesse
occupare una sedia solo per il gusto di farlo.
I tempi (davvero tutti) sono maturi
per una discussione seria su cosa vogliamo fare e dove vogliamo andare, su chi
vogliamo essere e come vogliamo essere. Una “Lista Unica” non significa un
pensiero unico, è esattamente l’opposto, significa una pianificazione
collettiva avendo rispetto di chi si avvicina e propone ed una pluralità di
idee e contenuti che, e lo ripeto ancora una volta, con un programma serio e
realmente fattibile e condiviso lavora per far uscire Decollatura dallo stallo
economico, dall’ingovernabilità che abbiamo da anni e dalla presunzione di
sentirsi sempre migliori degli altri.
Quantomeno proviamoci altrimenti gli
errori del passato non saranno serviti a nulla.
Grazie per il tempo speso nel
leggermi."
Mauro De
Grazia