Essere tornati zona gialla è certamente una notizia che allieta ma che non può diventare arma di distrazione di massa. Dimenticare i problemi che attanagliano il sistema sanitario calabrese lo ritengo un gioco assai pericoloso in quanto, con un numero di contagi che rimane stabile (seppur non crescente) ma senza la predisposizione di un piano vaccini e tantomeno un rafforzamento dei posti letto nelle terapie intensive, quella stessa carenza di posti per la quale ricordo siamo stati dichiarati preventivamente zona rossa durante il periodo natalizio, la Calabria rischia di diventare una bomba ad orologeria.
Certamente la buona volontà del personale sanitario spesso supplisce alle inefficienze e alle carenze della politica ma non ci si può sempre affidare al senso di responsabilità dei pochi, alla buona sorte o alla bella stagione.
Siamo all'anno zero finanche sulla dotazione informatica per la prenotazione dei vaccini perché mentre in diverse altre regioni si effettuano online e dopo la registrazione il sistema restituisce data, orario e luogo presso cui recarsi per il trattamento, sia per la prima che per la seconda dose vaccinale, in Calabria, invece, si praticano ancora desuete liturgie che rallentano i tempi d'erogazione dei servizi e disperdono risorse ed energie: contatti telefonici, passaparola, compilazioni cartacee. 
Assurdo! Di cosa si stanno occupando i commissari alla Sanità? Possibile che dobbiamo sempre attendere le disgrazie per ricordarci dei problemi? 
Questo stato di cose è inaccettabile.

Pasquale Villella
Commissario IdM Castrolibero