CATANZARO – 18 MARZO 2021. Uno spazio di confronto fra amministratori locali e parti sociali, con l’intento di dare vita ad una idea di progettazione per tecniche, interventi e risorse che portino ad una strategia efficace per ridare sviluppo, economia, occupazione e coesione sociale alle Aree Interne. E’ questo l’obiettivo di quella che è una prima iniziativa organizzata dalla CGIL Area Vasta e dalla Flai-CGIL Area vasta che ha registrato anche la partecipazione del segretario generale nazionale della categoria, Giovanni Mininni. L’iniziativa sul tema “Aree interne: progetti e prospettive” si è svolta questa mattina sulla piattaforma gotomeeting.com alla presenza di numerosi sindaci e amministratori. All’iniziativa, infatti, aperta dalla relazione del segretario Flai CGIL Area Vasta, Battista Platì, hanno partecipato tra gli altri: Bruno Costa, segretario generale della Flai-Cgil Calabria; Domenico Galelli, sindaco di Zagarise; Francesco Durante, sindaco di Castelsilano; Antonio Demasi, sindaco di Nardodipace; Davide Zicchinella, sindaco di Sellia Superiore (CZ); Francesco Angilletta, sindaco di Mongiana; Nicola Belcastro, sindaco di Cotronei; Emanuela Talarico, sindaco di Carlopoli; Angelo Frascarelli, professore associato dell’Università di Perugia; Ercole Mete, presidente Alpaa Calabria; Raffaele Mammoliti, direttivo nazionale Cgil; Angelo Sposato, segretario generale Cgil Calabria; Enzo Scalese, segretario generale Cgil Area Vasta; e Giovanni Mininni, segretario generale nazionale della Flai-Cgil, al quale sono state affidate le conclusioni.
“Credo
sia quanto mai opportuna una riflessione più accurata per meglio definire una
nuova strategia delle aree interne e loro riattivazione sociale ed economica.
Una riflessione che miri a contrastare la caduta demografica e rilanciare lo
sviluppo e i servizi di queste aree. In altre parole, serve un senso di
responsabilità più attiva nell’ambito di una visione programmatica che dovrebbe
avere come obiettivo prioritario quello della difesa delle “Zone Interne”.
Siamo convinti – ha continuato Platì - che le zone interne delle province di
Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, possano rappresentare una grande occasione
di sviluppo con forti ricadute occupazionali”.
Secondo
Platì serve un confronto serio con la Regione Calabria per “stabilire un Piano
straordinario di assunzioni nel settore, e ancora un piano per la tutela dei
beni materiali e immateriali, identificati come risorsa principale del Paese e
come fonte importante di sviluppo economico diffuso su tutto il territorio, un
piano di tutela del paesaggio. Ed ancora parallelamente alle azioni derivanti
dall’impiego del Recovery Fund nel quadro delle linee indicate sia in relazione
all’ambiente che alla cultura, promuovendo politiche fiscali e di
programmazione economia di medio e lungo periodo che possano invertire il
processo di progressivo abbandono delle aree interne e superare tutte quelle
diseguaglianze territoriali, frutto della decrescita generalizzata”.
Non
bisogna, quindi, sottovalutare nemmeno le risorse previste per l’agricoltura
dal Recovery Fund, parliamo di circa 2,5 miliardi di euro che potrebbero essere
utilizzati per aumentare la capacità produttiva.
“Nel
corso degli anni il salario previdenziale anche di carattere assistenziale, i
30.000 operai forestali oggi ridotti a circa 6 mila, la fiscalità di vantaggio
per le PMI hanno garantito la permanenza nel territorio nelle zone interne e
quindi di produrre reddito, garantire dignità e tenuta sociale – ha affermato
Raffaele Mammoliti del direttivo nazionale CGIL -. Oggi siamo di fronte ad un
quadro profondamente cambiato sia dal punto di vista demografico che economico
sociale. Tuttavia bisogna essere consapevoli della quantità di risorse
disponibili che vanno utilizzati proficuamente per affermare i diritti di
cittadinanza e attuare un Piano straordinario del lavoro sia per garantire una
manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio valorizzando l’importante
patrimonio boschivo esistente sia per ammodernare la pubblica amministrazione”.
“Il
nostro obiettivo come sindacato deve essere quello di creare occasioni per lo
sviluppo economico e sociale -ha detto invece il segretario generale Enzo
Scalese – e lo sviluppo si crea solo con le concrete opportunità di lavoro,
puntando ad esempio allo sviluppo sostenibile, alla tutela del territorio con
attenzione particolare alla forestazione e al turismo di prossimità che,
proprio la pandemia ci ha insegnato, essere una opportunità per coniugare
l’ambiente e il diritto alla salute. Dobbiamo lavorare per connettere le aree
interne con il resto del paese e rendere esigibili i diritti di cittadinanza”.
Il
segretario nazionale della categoria, Mininni, ritiene che iniziative come
qella realizzata oggi dalla Flai CGIL Area Vasta “debbano essere esportate in
tutte le altre regioni, il tema delle aree interne e quindi di un diverso
sviluppo appartiene anche ad altre regioni, anche del nord Italia”. Mininni si
è detto colpito dagli interventi dei sindaci che hanno raccontato la realtà di
amministratori locali con i problemi concreti con cui si approcciano
quotidianamente, riportando al tema dello sviluppo di quasi il 60 per cento del
territorio nazionale. “Quando parliamo di comuni che vengono qualificati come
periferici, parliamo di territori fragili, afflitti da scarsità di servizi
essenziali, si è creata una vera polarizzazione urbana che ha investito tutte
le aree. Non siamo tati efficaci nel chiedere politiche e promuovere politiche
per contrastare questo fenomeno – ha detto ancora il segretario nazionale – e
non ce la caviamo solo dando la colpa alla politica che non è riuscita a
contrastare questo fenomeno, anche noi siamo stati poco efficaci. Quindi,
bisogna con forza, proprio come avete fatto questa mattina, tornare ad
individuare le priorità, e in queste zone non si può che ripartire dal lavoro”.
Ritornare al lavoro, quindi, per produrre la ricchezza del territorio e non
solo delle persone. Nella discussione e nella definizione di un percorso
comune, quindi, CGIL e Flai CGIL Area Vasta avviano un confronto concreto che
porti ad una visione coerente a soluzioni condivise per il futuro sviluppo dei
nostri territori.