La FP CGIL Calabria e la FP Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia esprimono il loro disappunto e ritengono di dover replicare duramente agli attacchi rivolti ai dipendenti del Centro per l’Impiego di Catanzaro.
Sulla vicenda, i segretari
generali Alessandra Baldari (Fp Cgil) e Francesco Grillo (FP
Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo Valentia) hanno inviato una nota per
chiedere alla Regione Calabria “di assumersi le proprie responsabilità”.
Il documento è stata inviato all’assessore regionale al Lavoro, dott. Fausto Orsomarso, al dirigente generale del Dipartimento Lavoro, Formazione e Politiche Sociali, dott. R. Cosentino, al Dirigente settore centri per l’impiego-Funzioni territoriali, dott.ssa R. Barone, Al Dirigente Datore di lavoro - sicurezza luoghi di lavoro, dott. S. Lopresti, al Dirigente Settore Affari Generali, Giuridici ed Economici Relazioni sindacali, Contrattazione, Contenzioso del personale, dott. S. Tassone.
“I “cancelli chiusi” a causa dell’emergenza
epidemiologica, non sono indubbiamente sinonimo di inefficienza, parliamo,
difatti, di lavoratori che dall’inizio della pandemia, pur tra mille
difficoltà, certamente non a loro imputabili, continuano ad erogare servizi
essenziali per rispondere alle esigenze dei cittadini con abnegazione e grande
senso di responsabilità e dedizione al lavoro. Preoccupati, certamente, al pari
dell’utenza per quanto viene denunciato, là dove le accuse formulate trovassero
fondamento. Ma la situazione di Catanzaro riteniamo sia ben più grave, è
l’emblema delle disfunzioni croniche in capo ai Centri per l’Impiego della
Calabria, sulle quali la FP CGIL ha reiteratamente puntato i riflettori. Spesse
volte abbiamo assistito ad attacchi strumentali rivolti ai dipendenti
pubblici e nella fattispecie a coloro i quali prestano il loro servizio presso
i CPI. Semplice incolpare i lavoratori delle inefficienze di un sistema, le cui
redini vengono gestite da altri, quando essi stessi risultano essere vittime
inascoltate quanto gli utenti”, scrivono i segretari generali
calabresi di Fp Cgil e Fp Cgil Area Vasta Cz-Kr-Vv.
“Da ormai da quasi 3 anni, dal
passaggio di tali uffici in capo alla Regione, la nostra organizzazione
sindacale lamenta l’assenza di un’organizzazione strutturata, che consentirebbe
il rilancio di quelle politiche attive, tanto auspicate, che darebbero
respiro agli innumerevoli disoccupati calabresi in cerca di occupazione. La
responsabilità dell’efficacia amministrativa è certamente in capo alla
Dirigenza, pertanto le condizioni dei CPI e in particolare del Centro per
l’Impiego catanzarese non possono essere assolutamente addossate ai dipendenti,
ma sono da imputare esclusivamente ad una classe dirigente e politica, che per
lungo tempo si è disinteressata di uffici focali per il nostro territorio,
sottovalutando i risvolti avversi di una gestione apatica ed
estemporanea. Paradossale che il Centro per l’Impiego di Catanzaro,
quindi della città capoluogo, abbia in organico soltanto 6 dipendenti e goda
del supporto di tre precari a tempo determinato, a fronte di una popolazione
attiva che si aggira intorno alle 55mila unità, dove l’assenza per ferie o
per malattia anche di un solo dipendente potrebbe compromettere
l'erogazione dei servizi”, si legge nella nota.
“L’assenza di una visione
lungimirante della dirigenza del Dipartimento Lavoro e del Settore competente
che si è manifestata tra l’altro, con un continuo rilascio, non ponderato, di
autorizzazioni di trasferimento dei dipendenti ad altri settori o dipartimenti,
ha fatto sì che molti CPI e molte delle Sedi Locali diffuse sul
territorio, già carenti di personale, venissero privati ulteriormente di un
numero consistente ed essenziale di unità, necessarie per l’espletamento dei
molteplici servizi da erogare ad un utenza così vasta quale è quella che
si rivolge a tali uffici. Dipendenti pubblici, dunque, costretti
quotidianamente ad operare in un contesto lavorativo drammatico, privo di
organizzazione, caratterizzato da un appiattimento delle competenze e delle
professionalità, con strumentazioni informatiche obsolete e una piattaforma non
aggiornata e adeguata alla normativa vigente in materia lavoro. Nel quadro
desolante in cui versano tutti i Centri per l’Impiego della Calabria,
contraddistinti da gravi carenze organizzative e strutturali, la Funzione
Pubblica CGIL evidenzia, dunque, la situazione drammatica del CPI di Catanzaro,
e con profondo sconcerto, denuncia, altresì, le gravi carenze igieniche di tale
centro, dove viene segnalata la presenza, inammissibile per un ufficio
pubblico, di escrementi di topi, oltre che l’assenza di impianti di
climatizzazione”, continuano i sindacalisti.
I segretari generali Alessandra Baldari e Francesco Grillo della FP CGIL Calabria e della FP Area Vasta CZ - KR - VV auspicano “un immediato cambio di rotta della Dirigenza del Dipartimento Lavoro e del Settore Centri per l’Impiego della Cittadella Regionale con un’assunzione di responsabilità e una presa di coscienza funzionale al raggiungimento di risultati tangibili a favore dei dipendenti e di tutti i Calabresi non più procrastinabili”.