Sulla decisione della Credem di chiudere la sede di Cortale è intervenuto, con una nota stampa, il locale Partito della Rifondazione Comunista.
Ecco il testo della nota:
"Alcuni cittadini di Cortale hanno ricevuto comunicazione da parte della banca Credem che il 16 aprile 2021 la sede di Cortale chiuderà e il riferimento per i clienti cortalesi sarà la filiale di San Pietro a Maida.
Rifondazione
Comunista ritiene tale decisione, motivata da 'riorganizzazione', negativa ed
assurda per tanti validi motivi:
La
filiale di Cortale opera da molti anni ed è diventata nel tempo prezioso punto
di riferimento non solo per gli operatori economici presenti sul territorio ma,
anche, per tutti i cittadini.
Tale
decisione arriva in un periodo particolarmente difficile caratterizzato dalla
pandemia e con un preavviso a dir poco risibile. Tanti non hanno ricevuto ancora
nessuna comunicazione
Nel mentre si parla di valorizzare i borghi e
le periferie si torna ad un accentramento della rete dei servizi che nel sud è
già carente e drammaticamente insufficiente.
La
decisione della Credem penalizza tutti i cittadini e, particolarmente, le
persone anziane, costrette a spostamenti non agevoli o ad utilizzare tecnologie
informatiche non sempre alla loro portata.
"Rifondazione
Comunista invita la Credem a riconsiderare la decisione assunta, sia a tutela e
a salvaguardia dei livelli occupazionali dei lavoratori che, nel settore
bancario, hanno subito pesanti tagli, sia per continuare a garantire ai
cittadini un servizio così importante, soprattutto in tempi di emergenza
sanitaria.
In
caso contrario è facile prevedere che quasi la totalità dei clienti decideranno
di spostare il loro conto corrente presso altre banche o presso Poste Italiane
con perdite consistenti per Credem".