Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Catanzaro, in un editoriale, che Famiglia Cristiana pubblica nel numero da domani in edicola, ha affrontato il tema della Ndrangheta e dell’impegno dei cattolici.

"Quella della Calabria è una lunga Quaresima, ma in questa notte di passione cominciamo a vedere qualche barlume di speranza. In Calabria c'è un risveglio.

Grazie alla mafia, che toglie ogni anno alla Calabria il 9% del suo Pil siamo la regione più povera d'Europa.

Vediamo più consapevolezza della presenza della 'ndrangheta e della massoneria deviata e una maggiore presa di posizione", assicura il Procuratore: La gente sta cominciando a scegliere, in tutti i livelli sociali e in tutti i contesti, se stare dalla parte della verità e di chi lotta o se stare dalla parte dei faccendieri, di chi pensa che una mano lava l'altra, di chi usa la parola garantismo per attaccare chi combatte le mafie e i massoni deviati. Vorrei incoraggiare queste persone. Bisogna uscire dalla zona grigia che condanna la nostra regione.

Questo è il momento soprattutto come cristiani, di impegnarsi di più, di andare oltre, di boicottare tutte le attività commerciali mafiose o pseudo tali, di stare vicino a chi ha bisogno, di denunciare scegliendo bene anche a chi rivolgersi.

Sappiano che un investigatore non vale l'altro. Bisogna andare a denunciare da chi ha dimostrato sul campo di aver lottato e di lottare le mafie non a parole ma con i fatti, con la determinazione e con il sacrificio che richiede questa battaglia."