“Sul Recovery Plan c’è da lavorare, ma il ministro Franco è l’uomo giusto al
posto giusto per questo”, ha sottolineato Durigon, che ha parlato anche del
decreto Sostegni, che “affronta non soltanto l’aspetto economico ma anche
quello vaccinale, perchè sappiamo che se vogliamo uscire da questa situazione
servirà anche un grande investimento sul vaccino”.
Il provvedimento prevede “un indennizzo importante – ha spiegato il
sottosegretario -, superiore al vecchio Decreto Ristori del governo Conte. Ci
sono delle novità molto importanti. E’ normale che non siamo di fronte alla
risoluzione dei problemi, ma è una grande iniezione di fiducia e anche di
giustizia un pò per tutti quanti quelli che hanno perso”.
“Anche prima dell’estate, spero a maggio, avremo delle aperture molto più
importanti”, auspica Durigon, per il quale sul piano vaccinale “il fallimento è
stato grande per l’Europa, abbiamo paesi come Usa, Gran Bretagna, Israele,
Cina, Arabia Saudita che ormai viaggiano di nuovo quasi con un’economia a pieno
regime. Paesi che hanno fatto un piano vaccinazioni vero”. Lo Sputnik? “In
guerra qualsiasi arma è utile. Quindi va bene, dobbiamo trovare soluzioni e
l’Ema deve fare qualche passo in più per trovare soluzioni anche per questo
vaccino”, afferma il sottosegretario.
Sull’impegno della Lega nel Governo, Durigon sottolinea: “Siamo entrati in
questo esecutivo con senso di responsabilità. Penso che il primo partito in
Italia, secondo partito in Parlamento, non può esimersi da questa presa di
responsabilità per l’Italia”.
Infine il punto su Quota 100, riforma alla quale aveva lavorato nel primo
Governo Conte: “Il mercato del lavoro è cambiato e ha altre esigenze. Quota 100
serviva esclusivamente per dare un ristoro a quello che era la legge Fornero
nefasta. Oggi c’è bisogno addirittura di più. Servono degli scivoli che diano la
possibilità di andare in pensione, quindi flessibilità in entrata e
flessibilità in uscita. Quota 100 ha fatto la sua epoca, oggi serve di più nel
settore privato”.
(ITALPRESS).