CATANZARO – 12 MARZO 2021. "La realtà che don Giacomo Panizza ha costruito negli anni con grande coraggio e altruismo è l'antimafia dei fatti, quella che rappresenta un modello nell'agire quotidiano che sa offrire modelli di legalità a cui aggrapparsi in maniera concreta per sperare nel riscatto sociale. Don Giacomo e la sua comunità non possono essere lasciati soli davanti all'ennesimo vile atto intimidatorio che cerca di spegnere la speranza che nasce da tutto questo". Il presidente ed il segretario regionale di Confartigianato Imprese Calabria, Roberto Matragrano e Silvano Barbalace, esprimono la propria vicinanza, e quella di tutta l'associazione regionale, agli operatori della Comunità Progetto Sud che lavorano nello stabile di "Pensieri e parole", l'immobile di via Dei Bizantini confiscato alle cosche locali, in seguito al danneggiamento dei pneumatici dei mezzi in dotazione alla comunità. "Evidentemente l'azione quotidiana di Progetto sud, capace di tendere la mano ai più deboli, di sostenere chi ha bisogno creando lavoro e quindi libertà di scegliere da che parte stare infastidisce molto la criminalità organizzata che invece sceglie la propria manovalanza proprio tra i soggetti socialmente più fragili – affermano i vertici dell'associazione. – Abbiamo avuto il piacere qualche anno fa di ospitare in un nostro evento nazionale svoltosi in Calabria proprio don Giacomo Panizza per portare la sua testimonianza e dare forza e contributo alla grande opera che quotidianamente svolge in una terra soffocata dalla criminalità. Per questo, ancora una volta vogliamo e dobbiamo stringerci a don Giacomo, attraverso una collaborazione sinergica tra istituzioni, forze dell'ordine e forze sane della società civile che credono nelle potenzialità di riscatto della nostra terra: bisogna creare uno scudo civile che respinga al mittente ogni tentativo di intimidazione e sostenga l'operato di solidarietà e crescita di Progetto sud che rappresenta un patrimonio umano irrinunciabile per tutta la Calabria".