Il consigliere comunale Rosario Piccione ha diffuso una nota stampa contenente un appello a coloro che pensano di fare ricorso contro l’ordinanza del Commissario di chiusura delle scuole.
“Alla
luce della odierna decisione del TAR Calabria sez. di Catanzaro di sospendere
l’ordinanza del Sindaco di Catanzaro di chiusura delle scuole, mi rivolgo a chi
ipoteticamente a Lamezia sta pensando di fare ricorso avverso l’ordinanza del
commissario prefettizio del Comune di Lamezia Terme
Vi
parlo con il cuore in mano e per conoscenza diretta di situazioni che purtroppo
si stanno verificando nella nostra città.
Vi
chiedo di mettere per un attimo da parte situazioni ed esigenze personali e di
leggere fino alla fine per poi fare le vostre valutazioni.
Ovviamente,
nel pieno rispetto della privacy, non farò mai alcun nome ma è bene che si
sappia quanto sta accadendo.
Voglio
raccontarvi due episodi strettamente collegati che dimostrano la criticità del
momento.
Primo
episodio: nei giorni scorsi nella classe di mio figlio, I.C. Perri- Pitagora, è
stata sospesa la didattica in presenza perchè i genitori di un compagno avevano
registrato chiari sintomi da Covid (febbre e tosse secca). Potete immaginare la
preoccupazione di ragazzi e famiglie. Fatti i tamponi molecolari venerdì
mattina, successivamente è stato comunicata la positività dell’intero nucleo
familiare (i due genitori e due figli). Ovviamente attraverso i canali
ufficiali i rappresentanti di classe hanno chiesto che venisse attivata la
procedura di controllo ai compagni di classe attraverso i tamponi rapidi. Nel
frattempo sono arrivati numerosi altri casi all’interno della scuola al punto
che la Dirigente nella giornata di domenica ha disposto la chiusura dell’intero
istituto ancor prima dell’ordinanza del commissario. Morale della favola e per
farvela breve, solo in data odierna abbiamo avuto comunicazione che non si
sarebbero effettuati i tamponi a tappeto a tutti gli alunni ma solo a chi
avesse qualche sintomo o, al massimo, solo a chi era seduto vicino all’alunno
positivo. Questo perchè, viste tutte le classi coinvolte, si sarebbero dovuti
effettuare circa 200 tamponi, un numero difficilmente sostenibile. Attenzione
io ho raccontato questo caso per conoscenza diretta ma tanti altri di certo si
sono verificati in città.
Secondo
episodio: purtroppo i genitori del compagno di mio figlio, nonostante la
giovane età, hanno contratto una forma molto aggressiva del virus. In
particolare il papà negli ultimi giorni, oltre alla febbre molto alta, ha avuto
ripetuti attacchi di crisi respiratorie e gravi problemi di saturazione che ne
avrebbero consigliato il ricovero. Sia ben chiaro: i medici dell’USCA, davvero
straordinari per umanità e disponibilità a qualsiasi ora del giorno e anche di
notte, stanno facendo a mani nude un lavoro incredibile, anche di sostegno
morale.
Ma il
dato terribile e drammatico è che il sistema sanitario lametino e calabrese è
al collasso.
Ma ci
rendiamo conto che a questo giovane papà è stata diagnosticata la polmonite
bilaterale e non può essere ricoverato perchè non ci sono posti liberi in tutta
la Calabria!!!???
Ci
rendiamo conto che nonostante il saturimetro dia valori che imporrebbero in
qualsiasi altra parte d’Italia il ricovero o quanto meno una tac per capire lo
stato della malattia, qui l’unica cosa che si riesce a garantire è una bombola
d’ossigeno a casa per tamponare la situazione!!!
E
allora: al di là di come sono state scritte le ordinanze, vogliamo prendere
atto che l’ASP non è in grado di garantire il tracciamento dei positivi e dei
contatti stretti e registra criticità nella gestione dei tamponi?
Ma
soprattutto vogliamo prendere atto che gli ospedali sono al collasso anche se
nessuna delle autorità preposte, per non ammettere il proprio fallimento, ha il
coraggio di dircelo chiaramente?
In
conclusione: mettiamoci una mano sulla coscienza perchè il momento è veramente
critico.
Se
volete, fate ricorso: è un vostro diritto. Ci mancherebbe pure.
Ma se
lo fate pensate anche a quanto sta accadendo nelle scuole in questi ultimi
giorni e soprattutto pensate a quel giovane papà che potrebbe essere stato
contagiato proprio dal figlio asintomatico e che oggi è in grande sofferenza
per colpa di un sistema sanitario inesistente.