Come Movimento di Italia del Meridione vogliamo porre all'attenzione della pubblica opinione e delle Istituzioni interessate, l'Asp in primis, la situazione di totale precarietà e incertezza in cui stanno operando da ormai più di due anni oltre 100 lavoratori, tutti autisti delle ambulanze del 118, che operano all'interno delle otto cooperative concessionarie da parte dell'Asp del servizio PET (punto di emergenza territoriale), di supporto al 118. Questo fondamentale servizio, istituito ormai 9 anni fa, viene svolto attraverso le suddette cooperative, la cui convenzione è però scaduta ormai il 31 Dicembre del 2019. Nonostante ciò i lavoratori interessati stanno continuando comunque responsabilmente ad operare e a garantire il servizio, ma la situazione, per questi lavoratori, è diventata ormai insostenibile, se pensiamo che, per esempio, tante volte fanno anche 250 ore di lavoro per una retribuzione (che arriva spesso con grande ritardo), di poco più di 700 euro, e per di più tante volte con doppi turni, senza diritti, ma al tempo stesso con grande senso di responsabilità, dovendo uscire spesso per casi di covid o di situazioni di codice rosso. Come Idm chiediamo quindi con forza all'Asp di Cosenza e al suo Commissario, di mettere mano e risolvere questa incresciosa situazione, dando certezza e diritti a questi lavoratori, che, oltretutto, conoscono bene il territorio e che hanno dimostrato nel corso degli anni responsabilità, senso del dovere e serietà nello svolgere un lavoro spesso massacrante e non privo di rischi, sopratutto in questo periodo di pandemia. Si definiscano le convenzioni scadute e si dia certezza di lavoro e di diritti a tutti questi lavoratori, senza i quali, tanti malati avrebbero patito problemi più gravi. Come Movimento di Italia del Meridione, rimarremo vigili e attenti fino a che questa situazione non verrà risolta nel migliore dei modi.

MASSIMO NARDI
Italia del Meridione