La condotta di Slow Food Catanzaro, per il tramite della sua Fiduciaria Patrizia Costantino,  si inserisce nel dibattito politico sulle mense scolastiche della Città per cercare di far superare il concetto del costo/pasto ed per elevare il livello qualitativo dell'offerta del servizio, anche prevedendo cibi sani, puliti e giusti.

Riportiamo integralmente la nota

Il diritto a un'alimentazione gustosa ed equilibrata va difeso nel quotidiano. La mensa scolastica è in questo senso il luogo ideale per iniziare a pensare e sperimentare un modo diverso di conoscere, scegliere, consumare e condividere il proprio cibo.

Il sistema di ristorazione collettiva è complesso e coinvolge una moltitudine di soggetti diversi. Per ottenere dei miglioramenti nel servizio è necessario attivare un dialogo che promuova l'impegno da parte di tutti: genitori, insegnanti, dietisti, cuochi, enti appaltanti, società di ristorazione.

I genitori possono svolgere un importante ruolo di controllo della qualità in mensa. Possono scoprire cosa piace e cosa fa bene ai loro figli, contribuendo attivamente al lavoro degli insegnanti e dei dietisti nella definizione di un menù buono e salutare.

Slow Food Catanzaro auspica il rafforzamento della Commissione mensa, un organo composto da genitori rappresentanti degli insegnanti, dell'Asl e del Comune, che è credibile se coinvolge attivamente i genitori ma soprattutto se il comune da seguito alle sue segnalazioni, irrogando le sanzioni dovute in presenza d disservizi comprovati.

Ai fini di una corretta nutrizione bisogna prestare attenzione all'intera giornata alimentare: Il pasto in mensa è importante ma non è l'unico della giornata: per un corretto apporto nutrizionale occorre considerare come esso si può integrare con gli altri pasti dei propri figli a scuola (lo spuntino di metà mattina) e a casa (la colazione, la merenda e la cena). Mangiare insieme, in famiglia, con il dovuto tempo e la giusta attenzione, aiuta i bambini a dare valore al cibo anche in mensa.

Il corpo docente potrebbe promuovere progetti di educazione alimentare, culturale e ambientale, integrati nei programmi scolastici proprio a partire dalla ristorazione in mensa. Il supporto del Comune, dell'Asl e della ditta di ristorazione sono indispensabili perché i progetti educativi siano efficaci e interessino tutti i livelli del servizio, dalla stesura dei menù alla gestione degli avanzi e degli scarti.

In mensa il corpo docente dovrebbe svolgere una funzione pedagogica anche nel momento del pasto, mangiando insieme agli alunni e favorendo le condizioni per la ricreazione, lo scambio e il confronto dei commensali.

Altre figure ugualmente importanti sono dietisti, gastronomi, addetti sala che possono con la loro presenza garantire una sana ed equilibrata alimentazione.

La mensa è un servizio pubblico a domanda individuale di competenza del Comune che può decidere se istituirla e organizzarla, pertanto la sua presenza non è sempre garantita e la sua gestione è difforme su tutto il territorio nazionale.

La mensa scolastica può essere gestita direttamente, più spesso però è affidata in appalto a una ditta scelta dal Comune, il quale pubblica il bando e stila un capitolato per definire le caratteristiche del servizio e per regolare i propri rapporti con la ditta appaltatrice.

E' quanto mai opportuno dettagliare il capitolato  infatti quando la gestione della mensa è in appalto, più è dettagliato il capitolato, migliore sarà la qualità del servizio. Per questo, nella sua stesura, sarebbe bene coinvolgere professionisti del mondo alimentare e inserire richieste specifiche sulla qualità di gestione del servizio, come l'offerta educativa alimentare, la garanzia di uno spuntino equilibrato a metà mattina, l'utilizzo di prodotti freschi, la realizzazione della raccolta differenziata e l'impiego di stoviglie e materiali riutilizzabili. Il Comune dovrebbe garantire l'offerta di un menù il più possibile inclusivo, capace di incontrare le esigenze etiche, culturali e religiose di tutti gli utenti.

Al fine di determinare l'efficacia del servizio mensa, anche se non è obbligatoria, il Comune dovrebbe dotarsi della Carta dei Servizi, un documento che descrive ai propri utenti le caratteristiche dei propri servizi, compresa la mensa, prefiggendosi obiettivi di miglioramento. La Carta è un ottimo mezzo di comunicazione tra l'amministrazione e i suoi utenti: i cittadini.

Nella ristorazione collettiva si tende spesso a ottimizzare le risorse e il personale confezionando i pasti all'interno di grandi cucine centralizzate. Questi sono consegnati nei plessi prestabiliti dove, a seconda della tipologia di servizio, sono assemblati, finiti, scaldati e porzionati dal personale competente.

Questa frammentazione delle operazioni culinarie sminuisce, di fatto, il ruolo del cuoco in mensa.

Secondo Slow Food Catanzaro occorre investire sulla sostenibilità: La società di ristorazione potrebbe investire  sugli aspetti del servizio che dimostrano attenzione all'ambiente e alle risorse, alla cultura gastronomica locale, al gusto e alla soddisfazione dei propri utenti, inoltre la società di ristorazione potrebbe migliorare il servizio investendo nella formazione tecnica e culturale dei propri operatori e puntando a sistemi innovativi di approvvigionamento che valorizzano la filiera corta.

La Condotta slow food Catanzaro, offre gratuitamente al Comune la propria esperienza per orientare e costruire un capitolato d'appalto che possa realmente avvicinare i nostri giovani al cibo di qualità e soprattutto sano.

In conclusione Secondo Slow Food Catanzaro questo è il decalogo per una mensa scolastica che faccia fare al Comune un vero salto di qualità. La mensa che vorremmo  è dunque:

SOSTENIBILE, perché rispetta l'ambiente in ogni fase: dall'approvvigionamento dei prodotti alla differenziazione dei rifiuti.

BUONA, perché assicura un'alimentazione sana, equilibrata e gustosa.

ACCESSIBILE, perché deve essere garantita per tutti.

EDUCATIVA per i ragazzi, perché diventa un momento di educazione alimentare orientato al consumo consapevole.

ISTRUTTIVA per gli adulti, perché diventa l'occasione per la forma-zione e l'aggiornamento del personale sui prodotti e la cultura gastronomica.

ATTENTA AL LOCALE, perché favorisce la conoscenza e il consumo di produzioni territoriali e tradizionali, alimentando l'economia locale.

STIMOLO AL MERCATO RESPONSABILE, perché è il luogo d'incontro tra enti pubblici e privati, titolari dei servizi di ristorazione collettiva e il mondo della produzione agroalimentare.

LUOGO DI SOCIALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE, perché favorisce la comunicazione e il confronto tra i bambini durante il momento del pasto.

SISTEMA INNOVATIVO, perché è il frutto di lavoro integrato e positivo tra amministrazione, ditta ristoratrice e suo personale, insegnanti e genitori.

SICURA E ADEGUATA, perché è il presupposto imprescindibile per vivere il momento del pasto in modo ricreativo, nelle corrette condizioni igieniche, psicologiche e fisiche.

In buona sostanza una mensa ispirata a queste linee guida mira al benessere dei bambini e dell'ambiente che li circonda. Fare proprie queste indicazioni ci aiuta a pensare insieme una mensa più buona, pulita e giusta.

                                                                                      *Fiduciaria della Condotta SLOW FOOD Catanzaro